Contributo Inps: a Terni un ambulante su due non è in regola
Molti sono i rischi per gli ambulanti che non versano quanto dovuto all’Inps, dalla sospensione dell’autorizzazione di effettuare commercio su aree pubbliche fino alla revoca totale della stessa per chi non regolarizza la propria posizione entro i termini stabiliti. Il termine è fissato entro il 30 aprile, data in cui termineranno le verifiche da parte del Comune che, per mancanza di fondi, non invierà comunicazioni personali ma avviserà chi non è in regola tramite web o affissione di manifesti nei principali mercati cittadini (largo Manni, Foro Boario, zona Campitello, Cesure, Montegrappa, largo Cairoli, Cascata delle Marmore e la zona del cimitero).
Da un anno e mezzo a questa parte, il Comune sta effettuando un’operazione di qualificazione del commercio ambulante in città che fino ad ora ha portare nelle casse comunali circa 50 mila euro. Soldi perlopiù provenienti da chi ha dovuto vendere la propria autorizzazione per poter sanare la propria posizione, anche se sono ancora molti quelli che evadono la Tosap, la tassa di occupazione di suolo pubblico.
Oltre alle verifiche sulle posizioni contributive, in questi giorni sono in corso verifiche anche sulle posizioni Inail per riscontrare eventuali irregolarità.