Crisi Sangemini, Rometti scrive alla società chiedendo chiarimenti. Nevi: ”Serve azione più seria”
Precisando che tra le competenze dell’Assessorato regionale all’Ambiente c’è anche quella della concessione all’utilizzo delle acque minerali e che l’autorizzazione viene rilasciata anche in seguito alla verifica del piano industriale e quindi della capacità economica dell’azienda che ne presenta richiesta, l’assessore Rometti nella comunicazione ufficiale a Sangemini evidenzia che, “nell’ultimo incontro tenutosi con i rappresentanti della società nella sede dell’Assessorato all’Ambiente l’11 febbraio 2013, alla mia presenza, dei rappresentanti di tutte le sigle sindacali e del nostro ufficio tecnico – scrive l’assessore – era da voi stata prospettata una situazione societaria in evoluzione positiva. Alle preoccupazioni dei sindacati, fu contrapposto da parte vostra, un progetto di rilancio che prevedeva importanti investimenti per lo sviluppo dei marchi di vostra proprietà, il mantenimento dei livelli occupazionali, il consolidamento e la crescita aziendale”.
“In questi ultimi due giorni – continua Rometti – è stata pubblicata la notizia che contraddice quanto da voi prospettato nell’incontro di febbraio e, addirittura, si fa riferimento all’avvio di una procedura di concordato in bianco, dopo aver sostenuto che il piano da voi programmato non sia stato sufficientemente e tempestivamente sostenuto dagli altri soggetti coinvolti”. L’assessorato, manifestando sorpresa per la notizia, ha invitato Sangemini “a fornire spiegazioni ed informazioni sulla reale situazione che sta attraversando la Società”.
Un’iniziativa, quella dell’assessore regionale, criticata dal capogruppo in Regione del Pdl, Raffaele Nevi: “L’annuncio improvviso ed inaspettato dell’avvio di una procedura di concordato in bianco per la Sangemini acque minerali, che fino a due mesi fa godeva invece di ottimistiche previsioni sullo sviluppo delle proprie attività, richiede un’azione politica ben più seria e meno burocratica di quella intrapresa dall’assessore Rometti che, con una lettera, chiede chiarimenti alla società. E’ necessario – continua Nevi – istituire subito un tavolo di coordinamento con l’azienda e riferire prontamente al Consiglio regionale, per evitare che un’altra tegola pesante si abbatta sul sistema economico ternano, gravato più di altri dalla crisi economica e già alle prese con le difficoltà provocate dalle multinazionali. In questo momento – conclude – è importante dare una risposta alla preoccupazione di chi vive nel territorio compreso fra Montecastrilli, Acquasparta e Sangemini”.