Dati Aci-Istat sulla sicurezza stradale: in provincia di Terni diminuiscono morti per incidenti
Nel dettaglio, il numero di morti è diminuito del 40% in un anno (dai 30 decessi del 2010 ai 18 del 2011), anche se i sinistri sono calati solo del 4%. Nel comune di Terni la riduzione della mortalità è stata ancora più marcata: da 14 a 4 vittime. A livello regionale gli incidenti sono diminuiti di quasi il 2% e i decessi del 23%, anche se i 2.856 sinistri dell’ultimo anno hanno provocato 61 morti e 4.079 feriti, costando alla società umbra oltre 416 milioni di euro. “Le statistiche – riferisce la nota dell’Aci – confermano gli ottimi risultati raggiunti con le iniziative realizzate dall’ACI e dall’Automobile Club di Terni per la sicurezza stradale e più in generale per una circolazione sostenibile e responsabile, con il coinvolgimento della filiera pubblica e privata della mobilità”.
Negli ultimi due anni l’Automobile Club di Terni, d’intesa con Umbria Mobilità, ha organizzato 43 giornate dedicate all’educazione stradale in altrettanti istituti scolastici, coinvolgendo oltre 2.500 studenti di 33 Comuni. Vanno poi considerati gli incontri formativi di TrasportACI Sicuri sull’importanza dell’uso del seggiolino per bambini e i prossimi corsi gratuiti di guida sicura presso il Centro Aci-Sara di Vallelunga per gli automobilisti stranieri residenti nella provincia di Terni. Tutto ciò rientra nel piano di attività dell’Automobile Club a sostegno del Decennio Onu di iniziative per la sicurezza stradale, il cui obiettivo è quello di prevenire 5 milioni di morti sulle strade entro il 2020. “L’incidentalità stradale è una conseguenza diretta dei ritardi e delle inefficienze dei sistemi di mobilità a livello nazionale e locale, che l’ACI contrasta promuovendo un approccio integrato sul territorio. Se da una parte gli sforzi devono essere rivolti ad innalzare gli standard di sicurezza della rete viaria, dall’altra vanno incentivate forme di trasporto plurimodale che rappresentano l’unica soluzione perseguibile fin da subito per una mobilità più conveniente, responsabile e sostenibile”.
“In quest’ottica l’Automobile Club di Terni è un partner rilevante degli enti locali, come dimostrano i 4 progetti realizzati in sinergia con la Provincia e con il supporto tecnico della Fondazione ACI Filippo Caracciolo, in fase di ammissione al cofinanziamento nell’ambito dei programmi di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale. Questi progetti vertono su quattro linee strategiche: classificazione della rete stradale in base ai livelli di incidentalità; analisi dei sinistri e identificazione dei principali fattori di rischio; formulazione di proposte di intervento sulle infrastrutture; definizione di azioni di formazione e sensibilizzazione degli utenti della strada. Il totale delle risorse assegnate alla regione Umbria nel 3°, 4° e 5° programma annuale di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale sfiora i 3,5 milioni di euro”.
“L’attività di coordinamento realizzata dalla Provincia e dall’Aci ha consentito per la prima volta in Italia la formazione di raggruppamenti territoriali per la presentazione dei progetti, a beneficio di numerosi Comuni che diversamente sarebbero stati esclusi dai finanziamenti. Tali raggruppamenti sono:
- Provincia di Terni – Comuni di Acquasparta, Montecastrilli e San Gemini
- Comune di Orvieto – Comune di Porano
- Comune di Narni – Comuni di Calvi dell’Umbria e Otricoli
- Comune di Amelia – Comuni di Alviano, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Giove, Guardea, Montecchio e Penna in Teverina
- Comune di Terni – Comuni di Arrone, Ferentillo, Montefranco e Polino.
Su questi territori si svolgeranno anche numerose attività di realtà istituzionali ed associazionistiche che contribuiscono con il loro operato alla creazione di una cultura della mobilità sicura, tra cui polizia stradale, carabinieri, servizio sanitario nazionale, vigili del fuoco, prefettura, ufficio Scolastico provinciale e associazione Motociclisti”.
“Il nostro impegno per la sicurezza stradale e la mobilità – sottolinea Mario Andrea Bartolini, presidente dell’Automobile Club di Terni – si articola in un percorso che parte con slancio dall’esperienza del passato e guarda al futuro attraverso nuovi sistemi di governance per tutto ciò che concerne la viabilità e la sicurezza stradale. Secondo questa logica siamo impegnati in un’attività continua di supporto agli Enti locali nella progettazione e nella definizione di specifici progetti, la cui rilevanza è riconosciuta e valorizzata anche nel Piano Nazionale della Sicurezza Stradale”.
“Un sistema infrastrutturale efficiente – afferma Ennio Cascetta, presidente del comitato Scientifico della Fondazione Aci Filippo Caracciolo – è fondamentale per la qualità della vita, la sostenibilità della circolazione e la competitività del Paese. La mobilità italiana sconta ritardi enormi che possono essere colmati solo con una radicale inversione di rotta rispetto a un passato di risorse incerte, regole instabili, costi elevati e ricavi bassi. Il sistema dei trasporti deve diventare una priorità nazionale attraverso un progetto coordinato che preveda investimenti mirati, chiarezza normativa, apertura alla concorrenza, revisione delle politiche urbane e aumento della produttività”.
L’assessore alla Mobilità del Comune di Terni Luigi Bencivenga in una nota ha commentato i dati: “Leggiamo con grande soddisfazione i dati pubblicizzati dalla Aci e dalla Fondazione Caracciolo che, a proposito dell’Umbria, tracciano un quadro di netto miglioramento della sicurezza stradale di Terni. Il fatto che la mortalità è scesa da 14 decessi a 4 e che il numero dei sinistri è sceso di almeno il 4%, dimostra che le attività messe in campo da questa amministrazione sono una giusta risposta alla richiesta di sicurezza dei ternani. In questi anni – continua Bencivenga – l’amministrazione comunale ha investito sull’adeguamento delle careggiate, sulla realizzazione delle rotonde che rendono meno pericolosi gli incroci, sulla apparecchiature tese a colpire le infrazioni legate al rispetto della semaforica e dei limiti di velocità. Costante è l’attività della polizia municipale sul versante dei controlli sulla guida in stato di ebbrezza e sulla circolazione di mezzi sicuri. Si tratta di azioni che non sono basate solo sulla sanzione ma che prevedono anche questa, anche come elemento educativo”. Bencivenga, cercando di fare leva sui dati Aci, torna quindi, incredibilmente, a difendere anche le “apparecchiature tese a colpire le infrazioni legate al rispetto dei limiti di velocità” cioè gli autovelox di via Alfonsine e di viale dello Stadio che sia il giudice di pace che il Prefetto hanno giudicato illegittimi. Nonostante lo stesso assessore abbia già fatto marcia indietro avendo deciso di rimuovere quello di via Alfonsine e di aumentare il limite di velocità di viale dello Stadio, continua, come se nulla fosse a difendere la bontà di due occhi elettronici che la stessa Aci aveva bollato come strumenti per fare cassa.
“Importante – continua la nota di Bencivenga – è anche tutta la attività che sia l’Aci che la polizia municipale svolgono all’interno delle scuole, in quanto la formazione e la responsabilizzazione delle giovani generazioni, sin dalla prima fase con l’entrata a contatto con i mezzi a due ruote, è una questione dirimente. L’amministrazione comunale è tutta concorde nel proseguire su questa strada della formazione, prevenzione e repressione perché è questa la risposta più giusta agli automobilisti, ai ciclisti, ai pedoni che vogliono muoversi in sicurezza nella loro città”.
Infine Bencivenga riserva un pensiero alle centinaia di persone che l’hanno fortemente contestato soprattutto per la vicenda autovelox e ne hanno chiesto le dimissioni: “Le polemiche sterili, le ricerche di visibilità dei capopoli improvvisati, sicuramente non sono un momento di crescita. Tutti noi quando siamo oggetto di una sanzione non siamo contentissimi, tutti noi ce ne facciamo subito una ragione quando pensiamo che una città controllata è una città più viva, più accogliente, più capace di tutelar e sviluppare i legittimi interessi dei singoli”.