Dipendenti della Provincia di Terni occupano il Consiglio: preoccupazione per dissesto, posti a rischio
I dipendenti sono tornati a chiedere la riduzione dei costi per Giunta, Consiglio e soprattutto dirigenza. Polli e D’Ubaldi hanno replicato snocciolando qualche dato, relativo soprattutto ai minori introiti della Provincia (dai 57 milioni del 2008 ai 42 milioni del 2012). Hanno anche difeso le scelte e i tagli fin qui adottati. Infine hanno assicurato: “Pensiamo a garantire i servizi ai cittadini ma anche alla tutela dei dipendenti dell’ente”.
Qualora fosse dichiarato, il dissesto finanziario della Provincia produrrebbe diverse conseguenze ma la più pesante riguarderebbe il personale. Ad oggi Palazzo Bazzani ha 369 dipendenti, in rapporto alla popolazione si tratta di un dipendente ogni 498 abitanti: un rapporto decisamente troppo elevato secondo i parametri stabiliti dalla legge che, per le province con una popolazione inferiore a 300 mila abitanti (come Terni che ne conta 234 mila), stabilisce un rapporto di un dipendente ogni 720 abitanti. Nella procedura conseguente al dissesto scatterebbe automaticamente una riduzione del personale per ricondurre entro i limiti il rapporto tra personale e popolazione. In sostanza, secondo la norma, la Provincia dovrebbe avere 325 dipendenti: ora ne ha 44 in più che sarebbero quindi a rischio nel caso di dissesto finanziario.
Aggiornamento: secondo altre fonti il rapporto tra dipendenti e abitanti per province con meno di 300 mila abitanti dovrebbe essere di 1/571 (in questo caso l’ente ternano non avrebbe eccedenze).