Esab, i sindacati chiedono un tavolo per scongiurare 61 licenziamenti
La Esab Terni Srl fa parte di un gruppo multinazionale di società e produce filo per saldatura. Esab Saldatura Spa aveva acquisito, nel luglio 2008, lo stabilimento ternano ex Linkweld dedicato alla produzione di fili Mag, già appartenente a Femi Metal. Le cose però non sono andate come si aspettava la multinazionale. La crisi finanziaria globale e quella del mercato metallurgico ha complicato le cose. Così, nonostante gli investimenti fatti nel 2010, il volume di vendite ha registrato nel 2011 un calo complessivo del 10% rispetto ai dati dell’anno precedente con una conseguente ulteriore riduzione del margine di profitto. Infine la contrazione dei prezzi di vendita e il contemporaneo aumento dei costi delle materie prime necessarie alla produzione ha spinto la multinazionale a decidere irrevocabilmente la chiusura dello stabilimento.
L’ 8 marzo sindacati e proprietà si sono incontrati presso la sede di Confindustria Terni per un primo vertice in merito all’avviata procedura di mobilità. A ritrovarsi senza lavoro saranno 53 operai (di cui 12 apprendisti), 7 impiegati ed un quadro.
La Fiom, esclusa dalla trattativa, ha fatto sapere che “si riserva di adire tutte le azioni che riterrà più opportune per tutelare i lavoratori, a partire da una richiesta urgente di incontro alla Esab”.