Europarlamentare Martin a Terni: ”Ast è esempio di produzione pulita, va protetta”
Martin ha incontrato, tra gli altri, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, i sindacati e Confindustria: a tutti ha spiegato che l’obiettivo del rapporto in via di definizione “è di creare una vera politica industriale a livello europeo affinché la produzione di acciaio, come si fa a Terni, sia protetta”. La prima questione da affrontare, ha aggiunto, “è sapere se l’Europa vuole avere una vera politica industriale, la seconda è sapere se l’Europa vuole accettare prodotti che vengono dall’estero e che non rispettano l’ambiente, la salute pubblica e sono contro le regole Ue”.
Secondo Martin l’Europa deve “imporre le regole di protezione all’esterno delle proprie frontiere europee”. Martin si è detto poi “molto critico” nei confronti dell’ex commissario europeo alla Concorrenza, Joaquin Almunia, per la decisione di imporre a Outokumpu di cedere l’acciaieria ternana, tornata nelle mani di quella stessa Thyssenkrupp dalla quale la multinazionale finlandese l’aveva acquistata.
DI GIROLAMO “La presenza oggi a Terni del parlamentare europeo Edouard Martin, impegnato nella redazione del rapporto sulla strategia europea per l’acciaio, la sua definizione di Terni caso emblematico delle distorsioni della normativa antitrust, sono di grande rilevanza, frutto di un lavoro politico, indicatore che nel parlamento europeo ci sono le condizioni per riconoscere la necessità di un cambio di strategia, di nuove regole. Anche a Strasburgo si sta sempre di più irrobustendo il fronte di chi ritiene che l’acciaio della nostra Europa vada difeso, per la sua strategicità, per la sua qualità, per la sua compatibilità ambientale”, ha dichiarato il sindaco Leopoldo Di Girolamo a margine dell’incontro con Martin.
Ha detto ancora il sindaco: “Il lavoro politico e di rappresentanza che le istituzioni locali, insieme al sindacato, stanno da tempo portando avanti ha definito una rete di rapporti nazionali ed europei che sta avendo risultati concreti e sta costruendo prospettive per un’Europa più attenta alle tematiche del lavoro, della produzione, dell’ambiente. Le regole europee non sono più idonee a tutelare le proprie produzioni e le loro peculiarità, occorre che la Commissione Europea ne prenda atto. La spinta del territorio sta funzionando, la lunga, difficilissima vertenza Ast, è stata anche un’azione di informazione, di spinta al cambiamento per l’Europa affinché si doti di una propria politica industriale, affinché si arrivi alla definizione di grandi gruppi industriali europei che possano essere concorrenziali in tutto il Mondo. Terni, nell’ambito della siderurgia di qualità, ne è uno dei pilastri”.
MARINI “È molto importante che si costruisca un ‘rapporto’ sulla politica industriale per la siderurgia e l’acciaio prendendo conoscenza diretta delle diverse realtà, e non nelle chiuse stanze della burocrazia europea”, ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. “Qui abbiamo potuto, purtroppo, verificare quanto l’Europa non deve fare, perché nelle sue decisioni la Commissione Europea ha fatto prevalere le fredde regole, e non invece delle azioni che tutelassero l’industria siderurgica italiana e quindi le Acciaierie di Terni e la loro capacità competitiva. Ora – ha concluso Marini – auspichiamo che dal rapporto che definirà l’onorevole Martin venga finalmente una indicazione chiara di una nuova politica industriale comunitaria che sappia difendere l’industria siderurgica italiana ed europea e la preservi dalla concorrenza di gruppi extra Unione”.