Fallimento società ternana di telefonia ”Il Punto”, pesanti condanne emesse dal tribunale di Milano
Gli uomini delle fiamme gialle avevano accertato a suo tempo che Moroni e i suoi collaboratori avevano deliberatamente svuotato le casse della società, appropriandosi di circa 3 milioni di euro, trasferendone i fondi ad altre società che facevano sempre capo allo stesso Moroni come la Lem group S.r.l. e la International Business Mobile S.r.l., in previsione del fallimento della società “Il Punto” e, conseguentemente, truffando i relativi creditori tra i quali compariva anche lo Stato. Un passaggio di soldi – sostengono i magistrati milanesi – senza giustificato motivo se non quello illecito di sottrarli all’attivo fallimentare e farli così rientrare nella propria disponibilità.
Ora, a distanza di circa 5 anni, sono arrivate le condanne emesse dai magistrati milanesi che hanno accolto l’impianto accusatorio del pubblico ministero, Gaetano Ruta. Nel dettaglio, il titolare Marco Moroni è stato condannato a 8 anni e 6 mesi di carcere, Paolo Colafigli a 7 anni e 6 mesi, Filippo Battaglia 6 anni mentre l’avvocato ternano Massimo Longarini, accusato di concorso in bancarotta fraudolenta, è stato condannato a 5 anni. Francesco Molinari, infine, 5 anni e 9 mesi mentre per il notaio di Rimini, Livio Bacciocchi, 5 anni e 6 mesi.