Firmato l’accordo per l’ospedale Narni-Amelia. Marini: ”Importante passo per la sanità umbra”
L’accordo per la sua realizzazione è stato sottoscritto oggi a Palazzo Donini, a Perugia, da Regione Umbria, Provincia di Terni, Comuni di Narni ed Amelia ed Asl di Terni. A siglarlo la presidente della Regione, Catiuscia Marini, il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, i sindaci dei due Comuni, Stefano Bigaroni (Narni) e Riccardo Maraga (Amelia) e Vincenzo Panella, direttore generale dell’Asl 4. Presenti – come riferisce un comunicato della Regione – anche l’assessore regionale alla sanità, Franco Tomassoni, ed il direttore regionale alla sanità, Emilio Duca.
“Con la firma di oggi – ha detto Marini – la sanità regionale compie un altro importante passo in avanti verso la completa riorganizzazione e potenziamento di tutto il sistema ospedaliero e sanitario umbro. Il nuovo ospedale comprensoriale di Narni ed Amelia, infatti, avrà una specificità indirizzata alla riabilitazione e sarà parte integrante del servizio sanitario regionale”.
Secondo la presidente umbra Marini, il nuovo sito ospedaliero “sarà in grado di offrire risposte sempre più moderne ed efficaci per la salute dei cittadini ed avrà una vocazione territoriale particolarmente spiccata, integrandosi pienamente nel nostro sistema sanitario. Grazie allo sblocco delle risorse destinate all’edilizia ospedaliera, decisa dal nuovo Governo, potremo utilizzare i circa 19 milioni di euro provenienti dal fondo nazionale”.
Per l’assessore Tomassoni, la realizzazione del nuovo ospedale rappresenta “un esempio concreto di modernizzazione e razionalizzazione, anche in termini di costi. Chiuderemo due vecchi ospedali per realizzarne uno nuovo che da decenni le comunità di quell’area attendono. Ed è assolutamente falso affermare che la realizzazione di questo nuovo presidio ospedaliero rappresenti uno spreco. Tutt’altro. Realizzeremo un ospedale che garantirà non solo una risposta di qualità in termini di appropriatezza alla domanda di salute dei cittadini, ma grazie alla sua specializzazione per le funzioni riabilitative ci permetterà di recuperare risorse dalla mobilità ospedaliera che oggi pesa sui nostri bilanci per sette milioni di euro all’anno”.
Particolarmente soddisfatti i sindaci di Narni e Amelia che – riferisce il comunicato – hanno salutato la firma dell’accordo di programma come un “fatto storico”. Di “splendido e grandioso” risultato ha parlato Bigaroni, per il quale “tutta la comunità del comprensorio è grata alla presidente Marini ed all’assessore Tomassoni per aver onorato un impegno che consentirà di realizzare un nuovo ospedale comprensoriale di cui si parla da decenni. Così come l’amministrazione comunale onorerà l’impegno previsto nell’accordo e cioé chiudere il procedimento amministrativo entro i prossimi 30 giorni, essendo il nuovo ospedale localizzato nel territorio comunale di Narni, in località Camartana”.
Di “perfetta integrazione” nel sistema sanitario regionale del nuovo ospedale comprensoriale ha invece parlato Maraga, per il quale “la realizzazione del nuovo presidio risponde ai due imperativo che oggi sono d’obbligo, soprattutto in sanità: risparmio e razionalizzazione”.
Polli ha sottolineato la “razionalità” dell’intervento che si andrà a realizzare ed ha dato atto a Marini e Tomassoni della loro “correttezza, avendo mantenuto gli impegni assunti: l’intera provincia di Terni, con gli interventi previsti sull’ospedale del capoluogo e la realizzazione di quello comprensoriale, potrà contare su una infrastruttura sanitaria di qualità ed eccellenza”.
Sulla vocazione “riabilitativa” del nuovo ospedale si è infine soffermato Panella, spiegando che “con i 74 posti letto che saranno realizzati a Narni ed Amelia, in aggiunta a quelli già disponibili a Terni ed Orvieto, potremo coprire tutto il fabbisogno del’intera provincia, inoltre avremo tre ospedali che si integreranno perfettamente nelle loro funzioni. Per quel che ci riguarda – ha proseguito Panella – non sarà nostro compito costruire solo le mura del nuovo ospedale, ma anche costituire una squadra di professionisti (medici e specialisti della riabilitazione) di primissimo ordine. Lavoro che abbiamo già avviato, in maniera tale da essere operativi non appena saranno conclusi i lavori di costruzione dell’ospedale”.