Foibe, a Terni danneggiata corona fiori e imbrattata segnaletica. CasaPound: ”Campioni dell’odio”
Ora anche la corona di fiori deposta a Terni è diventata un bersaglio: la scorsa notte è stata danneggiata e gettata via. Un episodio condannato da CasaPound. Inoltre con una bomboletta spray di vernice è stata cancellata la toponomastica “via Martiri delle Foibe” ed è stato scritto “Tito”. A denunciare questo secondo episodio è in un comunicato congiunto Gioventù Italiana Umbria, La Destra Terni, Gioventù Universitaria Terni, Gioventù Universitaria Narni.
CasaPound. “Continua l’ondata di violenza nella provincia di Terni contro la memoria dei martiri delle foibe. Dopo aver bruciato la corona di via Norma Cossetto a Narni, questa notte i soliti campioni dell’odio e dell’intolleranza hanno colpito, danneggiato e buttato vicino agli argini del fiume Nera la corona deposta domenica da CasaPound Italia in via Guglielmi, a Terni”. Lo scrive in una nota Piergiorgio Bonomi, responsabile di CasaPound di Terni che spiega: “La corona, dalla quale era stato strappato il tricolore, è stata recuperata, restaurata, e portata in via Norma Cossetto a Narni, visto che a Terni non esiste ancora una strada dedicata agli italiani vittime della furia omicida del regime titino, nonostante esista da mesi una delibera della giunta comunale che ne preveda l’istituzione”.
‘’L’ultima beffa – aggiunge il coordinatore provinciale di CasaPound Italia – proprio nel giorno del ricordo, con l’inaugurazione che doveva avvenire domenica mattina e invece non ha avuto luogo. Terni rimane l’unica città in Umbria dove non è possibile ricordare la memoria dei Martiri delle Foibe, e il silenzio dell’amministrazione equivale a complicità nei confronti di questi infami gesti”.
“La precedente commemorazione – continua la nota congiunta . si era svolta domenica 10 febbraio, durante la Giornata del Ricordo, nel medesimo luogo con la posa di un mazzo di fiori da parte de La Destra ed un ulteriore corona deposta da un altra formazione politica, tuttavia questi simboli sono stati dati alle fiamme da ignoti durante la notte del medesimo giorno”.
Il segretario provinciale de La Destra Daniela Cirillo afferma: “Siamo addolorati, oltre che indignati e, ci saremmo aspettati, oltre alla solidarietà espressa dal Sindaco di Narni, almeno una parola da parte dei vertici provinciali e regionali del Pd e di Sel e invece, il solito silenzio, quasi a voler far spallucce difronte ad un gesto tanto ignobile.
Il segretario regionale di Gioventù Italiana con La Destra, Mayla Peretti scrive: “Purtroppo non mi stupisce che, il feudo rosso narnese, non abbia saputo avere rispetto del giorno del ricordo, sebbene siano soliti millantare pace e pacificazione, ringrazio, comunque, a nome della mia Comunità, il sindaco De Rebotti per aver compreso il nostro dolore ed aver partecipato pubblicamente il suo sdegno”.
Giancarlo Grimaldi, responsabile provinciale di Gioventù Universitaria: “Tutto ciò è aberrante. Dal nostro Presidente della Repubblica che dice e non dice nel suo discorso a tutti coloro che negano la pura e limpida verità. E’ una vergogna che oggi si sentano ancora notizie riportanti atti di vandalismo e non rispetto verso i simboli del ricordo di una pulizia etnica perpetrata dai partigiani comunisti del dittatore jugoslavo Tito spalleggiati dall’allora partito comunista. Spero che un giorno questi soggetti facciano un mea culpae sincero e vero, per provare a rimediare al male che stanno continuando a fare alle persone che sentono vicine questa ricorrenza”.
Il comunicato continua: “Le sentite risposte de La Destra, di Gioventù Italiana e di Gioventù universitaria di Terni non si sono fatte attendere, riversando indignazione verso gli ignobili persecutori autori di questo atto vandalico che getta nuovamente ombre su una ricorrenza giusta e dovuta. Si nota ancora con rammarico che questa commemorazione, instituita con la legge 92 del 30 Marzo 2004, invece che unire sotto la fierezza del tricolore, divide in maniera orrenda un popolo che rifiuta di ricordare con commozione e rispetto queste vittime”.