Gli scavi nella basilica di San Valentino riprendono grazie alla fondazione Carit
Un segnale molto positivo per Terni, ancor più lodevole perché lanciato in un momento difficile. Un segnale per il quale – fa sapere la nota – si ringrazia il presidente, Mario Fornaci, e il vice-presidente, Francesco Quadraccia, oltre agli altri componenti del consiglio d’amministrazione della fondazione. L’ingegner Giuseppe Belli, in passato vicepresidente, è protagonista anche di questa fase, a ben 43 anni di distanza dal primo sostegno finanziario Carit per l’assetto archeologico della basilica. Grazie a questi contributi e al lavoro delle persone coinvolte, nei prossimi mesi alcuni misteri e scenari sulla vicenda storica del patrono degli innamorati potrebbero essere finalmente svelati, trattandosi nondimeno di un’area di culto più risalente nel tempo
I meriti di ciò vanno anche alla professoressa Claudia Giontella, recentemente scomparsa, che stava predisponendo una valutazione tecnica dei locali dell’ex convento in merito alla consegna, da parte del responsabile diocesano e di Andrea Liberati, del materiale necessario per studiare l’ipotesi dell’insediamento in questi locali di un nuovo museo a carattere archeologico-religioso. “E’ anche grazie a lei, al contributo che la Giontella ha generosamente fornito alla città in almeno 20 anni di diuturno impegno personale – riferisce Andrea Liberati – che Terni può credere alla forza espansiva, alla concreta riscossa di una storia e di una cultura locale che, pur di notevole valenza, restano tuttora ampiamente misconosciute. Parliamone in maniera nuova”.
Al riguardo, fatta salva la presenza nella Conca della Facoltà di Scienze Politiche, sono importanti le parole pronunciate dal sindaco di Terni sull’idea di riconversione dell’ex convento: il primo cittadino, nel corso dell’evento Lions tenutosi qualche settimana fa sul tema “San Valentino”, si è infatti reso testimone di una disponibilità concreta. Un ottimo viatico anche in relazione a quanto aveva pensato al riguardo la stessa Claudia Giontella.