Gruppo Novelli, aria di sciopero. Sindacati: ”Nuovo Cda convochi un tavolo o nuova mobilitazione”
Lo scorso novembre sembrava che la situazione tra lavoratori, sindacati e nuovo Cda, capitanato dal presidente Musaio e l’ad Alfieri, si fosse tranquillizzata con l’erogazione degli 800 euro promessi dal nuovo presidente, anche se non è stato mai chiaro quale arretrato siano andati a coprire. Ora, invece, a far tornare il malumore tra i sindacati di categoria, sono questi mille euro promessi dal nuovo ad Alfieri, senza però stabilire tempi, modalità e a quali mensilità siano riferiti. Mille euro di cui, ad oggi, i lavoratori del gruppo non hanno visto un centesimo e, con l’avvicinarsi delle festività e delle consistenti tasse da pagare (Imu, conguaglio energia elettrica ecc..), farebbero senz’altro comodo. Qualora questi soldi non arrivassero, le mensilità arretrate diventerebbero cinque, con novembre che si aggiungerebbe a quelle di ottobre, settembre, agosto e luglio, anche se quest’ultime due in parte sono state erogate. Ovviamente, oltre alle spettanze dovute, c’è da considerare anche la tredicesima, e qui la situazione pare assai complicata.
I sindacati criticano la gestione della vicenda e la mancanza di dialogo da parte del nuovo Cda: “Se questa è la modalità – continua la nota di Cgil, Cisl e Uil – con cui i vertici intendono gestire le relazioni sindacali fatichiamo a registrare il declamato segnale di discontinuità e se il Cda non convocherà in tempi rapidi un tavolo ci vedremo costretti a riprendere le azioni di lotta e mobilitazione”. Un tavolo presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico è quello che si augurano sindacati e lavoratori, come riferisce il Corriere dell’Umbria, anche perché urge sapere le mosse che intende adottare il nuovo Cda per risollevare le sorti dell’azienda, soprattutto per quanto riguarda i rapporti con gli istituti di credito, di vitale importanza affinché il gruppo possa continuare ad esistere.