Il sindaco commenta le notizie sulla cessione dell’Ast e chiede al Governo di occuparsene
“Grande attenzione, ma anche preoccupazione – prosegue il sindaco – in quanto le notizie che giungono ipotizzano spacchettamenti che potrebbero avere riflessi sia sul piano produttivo che occupazionali non positivi per Terni. La parcellizzazione di Inoxum può costituire un indebolimento della nostra attività industriale, in particolare se si trasformassero in realtà le ipotesi che vogliono una futura collocazione del sito di Terni in proprietà a fondi di investimento senza specifica vocazione industriale. L’eventuale ricerca di partner industriali è fondamentale, così come, qualunque sia l’assetto definitivo, siano riconosciuti tutti gli oggettivi punti di forza dello stabilimento ternano, primo in Europa nella produzione di acciai speciali. Il grande patrimonio del sito siderurgico di Terni, costituito dalla alta qualità delle produzione, dalla capacità delle maestranze, dal management che ha saputo tenere competitivo un sito italiano, non possono che essere tenute nella dovuta considerazione in quanto costituiscono un indubbio fattore di forza e di competitività mondiale”.
“Rinnovo anche l’invito fatto al Governo – continua Di Girolamo – affinché sia protagonista della vicenda. Come sempre, anzi, ancora di più in questo momento di difficoltà del Paese e dell’Europa nel suo complesso, le sorti del sito di Terni non costituiscono esclusivamente una vicenda tra soggetti privati, ma sono strategiche per il sistema economico italiano che riesce a resistere alle crisi finanziarie di questi mesi anche grazie alla sua vocazione di paese manifatturiero e industriale. La strategicità del sito ternano in questa ottica assume valore prioritario nella definizione delle politiche industriali del nostro Paese: l’Italia è infatti il secondo paese in Europa nella trasformazione degli acciai, di conseguenza il valore delle acciaierie ternane è di interesse nazionale”.