Impianti eolici di San Venanzo e Parrano, Consiglio provinciale accoglie richiesta degli ambientalisti
Ieri pomeriggio il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno con il quale si dà mandato al presidente del Consiglio “di convocare, sentito il relativo presidente, la Commissione consiliare competente, alla presenza della giunta e dei tecnici della Provincia, per riferire al Consiglio sullo stato dell’arte in ordine all’acquisizione della documentazione prodotta dai vari soggetti del territorio”. Nel documento si sottolinea che “il Consiglio provinciale ritiene fondate le motivazioni con le quali varie associazioni hanno inoltrato alla Provincia la richiesta di convocare una seconda Conferenza dei Servizi”.
Insomma, i consiglieri della Provincia di Terni condividono le preoccupazioni degli ambientalisti ed hanno accolto la loro richiesta. L’assessore all’Ambiente Fabrizio Bellini ha fatto sapere che “attualmente la procedura è in Regione per la Via (Valutazione di impatto ambientale) il cui parere tornerà alla Provincia appena formalizzato”.
La questione era stata sollevata da una mozione di Andrea Sacripanti (Pdl) con la quale si proponeva di accogliere la richiesta di una seconda Conferenza dei Servizi presentata da varie associazioni del territorio interessato all’installazione degli impianti eolici. “Quella richiesta – ha spiegato Sacripanti – faceva riferimento anche all’istanza del Comune di Parrano di acquisizione di informazioni in merito allo stato dei procedimenti e di dieci sindaci dell’orvietano che chiedevano la seconda Conferenza dei Servizi motivandola con argomentazioni sia procedimentali che di opportunità istituzionale. Le questioni della ricevibilità e della procedibilità – ha chiesto il consigliere – come vengono trattate dalla Provincia? E chi deve comunicare i contenuti delle osservazioni. Se la risposta è la Conferenza dei Servizi come emerge dagli uffici provinciali, allora questa va riconvocata alla luce di queste nuove istanze”.
Interrogazione M5S. Già in passato era stato sottolineato come quelle aree rientrino nel Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico e Ambientale di Monte Peglia e Selva di Meana. Lo scorso maggio il deputato umbro del Movimento 5 Stelle, Filippo Gallinella aveva presentato un’interrogazione al Ministero dei Beni Culturali in cui affermava: “Si tratta di due impianti eolici alti più di 150 metri dal suolo, tre volte l’altezza del Duomo di Orvieto, costituiti uno da una centrale eolica in località ‘Poggio della Cavallaccia’, con otto aereogeneratori (tre nel territorio comunale di Parrano (Terni) e cinque in quello San Venanzo (Terni), per una potenza complessiva di 18,4 Megawatt), l’altro da una analoga centrale eolica in località ‘La Montagna’, nel Comune di San Venanzo (Terni) con dieci aereogeneratori, per una potenza complessiva di 23 Megawatt”.
Nell’interrogazione Gallinella citava anche un rapporto della Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia in cui si legge: “La cementificazione del Monte Peglia, l’abbattimento di migliaia di alberi, la trasformazione perenne della morfologia del territorio, oltre a un fortissimo impatto ambientale e allo sconvolgimento delle rotte dei numerosi uccelli migratori, porteranno alla alterazione irreversibile delle biocenosi presenti anche all’interno della zona a protezione integrale creando la totale desertificazione del territorio”.