In Umbria decine di denunce per attacchi da cryptovirus: attenzione a mail ”strane”

Sono decine le denunce arrivate alla polizia postale in Umbria riguardanti il cryptovirus che infetta sistemi Windows, cripta i dati della “vittima” e richiede il pagamento di una sorta di riscatto per riavere la possibilità di leggere ed usare i propri file. Centinaia, invece, le segnalazioni di e-mail sospette con intestazioni fasulle di compagnie di energia elettrica, finte bollette, rimborsi per oggetti mai ordinati o fantomatici corrieri.

I consigli utili per evitare il “contagio” del computer sono stati illustrati oggi dal commissario capo Mirko Pellegrino e dall’assistente capo Mirko Gregori durante una conferenza stampa a Perugia: aggiornare costantemente il software, munirsi di antivirus, eseguire backup e, soprattutto, non cliccare su strani messaggi. Il virus contagia infatti soltanto dopo l’apertura di un file (spesso un .pdf o altri tipi di file inseriti in archivi .zip o .rar) allegato ad una mail. E’ stato inoltre spiegato che il cryptovirus impiega ore per infettare il computer quindi, nel caso di un click maldestro su un allegato di una email sospetta, è consigliabile spegnere subito il pc e scollegare la connessione internet, senza formattare l’hard disk.

Pellegrino ha inoltre spiegato che “gli hacker si sono concentrati sui sistemi più diffusi, come Microsoft (cioè i pc che usano il sistema operativo Windows, ndr) il giro d’affari è inestimabile e non si possono escludere futuri attacchi informatici ad altri sistemi operativi o agli smartphone”.

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