Inceneritore, Rc, Idv e Sel: ”Su raccolta differenziata serve più convinzione dell’amministrazione comunale”
In particolare le segreterie ternane dei tre partiti, pur riconoscendo al sindaco il merito di essersi impegnato nel presentare all’Ati 4 un piano di gestione dei rifiuti che escludesse l’incenerimento, chiedono al primo cittadino di concretizzare tale proposta. Si rivolgono quindi all’intera amministrazione comunale perché, nella raccolta differenziata, coinvolga cittadini, associazioni, scuole, volontariato. Si chiede insomma di pigiare sull’acceleratore, anche espandendo il porta a porta all’intera città.
Il loro intervento avviene a qualche giorno di distanza dalla presa di posizione del Consiglio provinciale che con un atto di indirizzo ha proposto di rinunciare, per almeno i prossimi tre anni, alla riapertura dell’inceneritore di Maratta (https://ternioggi.it/provincia-contro-riaccensione-inceneritore-approvato-documento-no-incenerimento-per-almeno-3-anni). Un documento che non era piaciuto al Comitato no inceneritori che aveva duramente contestato quel documento reo di tenere comunque aperta la porta al ritorno dell’incenerimento (https://ternioggi.it/il-comitato-no-inceneritori-boccia-le-proposte-della-provincia-sono-a-favore-dellincenerimento).
Qui sotto il comunicato integrale:
“In merito alla questione del ciclo dei rifiuti del territorio, è nostra convinzione che l’importanza del raggiungimento di alti livelli, in termini di qualità e di quantità, nella raccolta differenziata, sia condizione imprescindibile per il successo di qualsiasi politica virtuosa che escluda l’incenerimento ed il conferimento in discarica.
C’è oggi una maggiore consapevolezza su questo tema e riteniamo determinante il lavoro svolto dai nostri tre partiti, da ultimo con la petizione (sottoscritta da 6500 ternani) che in questi giorni è all’attenzione del Consiglio e della Giunta Regionale, come importanti sono state le azioni del Comitato No Inceneritori, delle associazioni, di alcuni circoli del PD e dei Giovani Democratici.
Riteniamo decisivo l’atteggiamento maturato dal Sindaco, nonché presidente dell’Ati 4, Leopoldo Di Girolamo che invitiamo ad andare avanti nella formalizzazione delle soluzioni alternative annunciate, che sono già pratiche attuate in altre parti d’Italia e d’Europa.
Sulla raccolta differenziata a Terni, pensiamo che occorra più coraggio e più convinzione da parte di tutti i soggetti protagonisti.
I dati forniti dall’Assessorato all’Ambiente e dall’ASM dicono che laddove si è introdotto il sistema del porta a porta, la percentuale è balzata a livelli molto alti. E’ evidente, quindi, che tale sistema funziona e che è necessario esportarlo in tutta la città. La prossima apertura del biodigestore di Nera Montoro, che assorbirà l’umido prodotto nel territorio, un passo estremamente importante verso la realizzazione di quel polo del riuso e riciclo da noi auspicato, non deve fare abbassare la guardia sulle altre materie che possiamo e dobbiamo differenziare e riciclare: plastica, vetro, cartone…
Le disfunzioni, che pure ci sono, non sono da collegarsi soltanto ad aspetti organizzativi che deve risolvere il soggetto attuativo, cioè, l’ASM. E’ necessario un lavoro parallelo di sostegno, da parte di chi detiene la delega nell’Amministrazione Comunale, che punti alla partecipazione di tutti i cittadini.
Bisogna coinvolgere le circoscrizioni, le scuole, le associazioni ambientaliste e del volontariato, promuovere iniziative, anche innovative, che rendano protagonisti soprattutto le giovani generazioni. Senza dimenticare le associazioni di categoria, senza il cui sostegno ogni sforzo, in senso di buone pratiche sui rifiuti, rischia di fallire.
Occorre puntare in maniera convinta anche alla diminuzione dei rifiuti alla fonte ed inoltre individuare un sistema che sanzioni chi sbaglia intenzionalmente e premi chi smaltisce correttamente i propri rifiuti. Per fare ciò occorre crederci, metterci passione e non vivere il proprio impegno in maniera burocratica.
C’è insomma urgente bisogno di istituire una vera e propria cabina di regia che coordini, stimoli e controlli in modo puntuale le iniziative, se vogliamo che questa difficile operazione riesca.
Un altro aspetto, infine, che deve essere considerato è suggerito dall’Europa: il Parlamento Europeo, infatti, con una risoluzione del 24/05/2012, chiede alla Commissione ed agli Stati membri di adottare piani concreti per abolire, entro il 2020, tutte le sovvenzioni statali dannose per l’ambiente e per eliminare l’incenerimento dei rifiuti che, invece, possono essere riciclati e compostati. Altra prova, semmai ce ne fosse stato bisogno, che il futuro della gestione ottimale dei rifiuti non prevede l’incenerimento.
Ci auguriamo che anche il territorio ternano, e con esso l’intera regione, sappia guardare lontano…”