L’ombra della ‘ndrangheta nel ternano: ditta trasporto ortofrutta di Attigliano riciclava denaro per calabresi
L’indagine, concentrata in particolar modo sulle attività economiche-commerciali dei Nucera, era partita nel settembre del 2009 da Condofuri, in Calabria, paese controllato dalla famiglia calabrese. Gli inquirenti, nel corso di questi anni, hanno scoperto un’intensa attività di riciclaggio di denaro sporco, impiegato nelle aziende del viterbese e del ternano affinché tornasse nel territorio reggino ripulito.
L’azienda di Attigliano, secondo gli inquirenti, era stata messa in piedi con un solo camioncino e nel giro di poco tempo si era ingrandita fino a sbaragliare la concorrenza nel settore. Secondo quanto riferito dai militari, a fare la differenza è stata la straordinaria disponibilità di denaro a costo zero, con la conseguente possibilità di praticare prezzi stracciati. Grazie a questo, in brevissimo tempo, la ditta si è estesa in tutta la provincia di Terni, rifornendo un numero consistente di grossisti e commercianti.
Nel complesso l’operazione dei carabinieri ha portato all’arresto di 22 persone, colpite da ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Reggio Calabria con le accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione illegale di armi comuni da sparo, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Delle ventidue persone, diciassette sono state già arrestate mentre le altre 5 sono state individuate all’estero e presto saranno consegnate nelle mani della giustizia.