Mancata realizzazione svincolo Terni Est, Italia Nostra e WWF chiedono intervento prefettura
Per Italia Nostra Terni e WWF Terni “non sembra rassicurante quel che si profila al riguardo: secondo alcuni, l’amministrazione comunale, già pienamente responsabile dell’attuale stallo, intenderebbe individuare le necessarie risorse solo attraverso il riconoscimento di area di crisi complessa, ammesso poi che tale istituto venga mai approvato dal Governo. Ciò significherebbe comunque un’attesa ancora molto lunga, da scongiurare in tutti i modi, visti i concreti pericoli esistenti”. L’importanza dello svincolo è evidente: “Eviterebbe il passaggio in città di un enorme, quotidiano flusso di Tir”. Si parla di circa 500 mezzi pesanti.
Di seguito la nuova lettera inviata da Andrea Liberati e Amos Macinanti alla prefettura di Terni:
“Oggetto: richiesta di incontro istituzionale. Pericoli per l’incolumità pubblica e sicurezza stradale. SS 79/bis, mancato avvio lavori svincolo Terni Est-piazzale merci AST.
Gentile signor viceprefetto Romano,
quali rappresentanti di ‘Italia Nostra’ e ‘WWF’ intendiamo proseguire la feconda collaborazione instaurata nei mesi precedenti, volta a conseguire quei concreti risultati che, nel segno del pubblico interesse, abbiamo sin da allora individuato, tra altri, quali prioritari per la pubblica incolumità.
Grazie all’intercessione sua e della Prefettura, nonché alla collaborazione di alcune Istituzioni, uno di questi positivi esiti, ad esempio, è stato infatti ottenuto, come dimostra l’accensione ormai imminente delle nuove torri-faro sui locali svincoli Ovest-Nord della Superstrada Terni-Orte, rimaste spente per circa otto anni a causa di mancate manutenzioni che tuttavia erano formalmente in carico al nostro Comune.
Cortesemente siamo dunque oggi a richiederle, considerando che la nuova Giunta comunale di Terni è nel pieno dei suoi poteri, la nuova convocazione del tavolo teso alla risoluzione del problema in oggetto.
Si tratta, come ricorderà, di una criticità grandissima, fortemente sentita dalla popolazione. Una criticità asseritamente cagionata da espropri non operati da parte del Comune di Terni, episodio che ha generato gravi conseguenze pure sotto il profilo finanziario, visto che la progettazione e le relative risorse per la costruzione del percorso indicato erano allora già nella totale disponibilità di ANAS Umbria, risorse legittimamente altrove devolute proprio in ragione dei citati pluriennali ritardi nella definizione degli espropri, come abbiamo puntualmente appreso nel corso dell’ultimo incontro presso la Prefettura.
Per coerenza tematica, occorre anche capire i motivi di un’altra mancata realizzazione da parte del Comune di Terni: si tratta della bretellina Via Romagna-Via Stefano Breda, inserita nel relativo P.U.C. ben 12 anni fa, eppure mai partita. Essa sarebbe utile a bypassare il pericoloso imbuto di Via Ponte d’Oro, finaliter anche chiudendo, dopo diversi decenni, l’anello della c.d. Strada dei Quartieri.
Ricordiamo al riguardo che, in assenza del suddetto collegamento tra Terni Est e il piazzale merci AST, Via Ponte d’Oro è infatti attraversata quotidianamente da centinaia di TIR diretti alle Acciaierie, nonostante sia loro inibito, con apposita segnaletica, l’attraversamento del torrente Serra.
Una questione che poteva da tempo esser risolta, ma che tuttora investe l’intero asse viario cittadino Via Bramante-Borgo Bovio, con evidenti rischi per residenti, pedoni e automobilisti, ma anche con forti danni a carico dell’ambiente e delle infrastrutture, non certo adatte a sopportare simili carichi.
Chiediamo pertanto la formale presenza al tavolo dei nuovi assessori comunali di Terni ai LLPP e all’Ambiente, o di loro delegati.
Gentile viceprefetto, cordialmente la salutiamo in attesa di nuovo riscontro“.