Mercedes SL 500 BlueEFFICIENCY

La grande e raffinata spider Mercedes ha un otto cilindri che è una cannonata, e offre una comodità da berlina di lusso. Facilissima da guidare, non è però davvero sportiva: molto morbide le sospensioni e non proprio veloce il cambio.

Sono sessant’anni che la Mercedes produce auto sportive ad alte prestazioni chiamate SL, e la tradizione continua con questa grossa e lussuosa spider che si vedrà nelle concessionarie da fine aprile. Come il modello che sostituisce, si tratta di una due posti con tetto apribile in metallo, ma le similitudini finiscono qui. Infatti, per cercare di tenere fede alla sigla SL (che sta per “sportiva leggera”), alla Mercedes hanno deciso di fare le cose in grande, progettando di sana pianta una scocca composta per il 90% in alluminio, con alcune zone (come il telaio del tetto) nell’ancor più leggero magnesio. Il tradizionale acciaio viene utilizzato solo per dei robusti tubi integrati nei montanti del parabrezza, che consentono di offrire maggiore protezione in caso di ribaltamento dell’auto. I vantaggi dell’uso delle leghe leggere sono molto evidenti: la scocca pesa circa 110 kg in meno rispetto a una equivalente in acciaio e, grazie anche ad affinamenti su una lunga serie di particolari, la nuova Mercedes SL 500 BlueEfficiency guadagna 125 kg rispetto al vecchio modello, facendo segnare sulla bilancia 1.710 chilogrammi. Con questo, non si può dire che l’auto sia una piuma, ma il miglioramento assume maggiore importanza se si considera che le dimensioni sono cresciute in modo sensibile: 5 cm in lunghezza (siamo a 461 in totale) e 6 in larghezza (arrivando a 188).

Mercedes SL 500 BlueEFFICIENCY vista fronte

La SL riprende lo stile delle Mercedes sportive più recenti, inaugurato con la “cattiva” SLS e proseguito con la piccola SLK. La grossa e sporgente mascherina verticale, “dominata” dalla stella a tre punte, è seguita da un lungo cofano motore, da fiancate lineari e da una coda possente. Dalle foto, la Mercedes SL può apparire massiccia; in realtà, dal vivo, questa “spiderona” tedesca è equilibrata e snellita da particolari riusciti, come gli sfoghi dell’aria (finti) dietro alle ruote anteriori (un richiamo alla prima SL, quella degli anni 50). Molta della grinta del muso è merito dei grossi fari (bixeno, con cinque diverse funzioni di illuminazione in base alla strada e alle condizioni atmosferiche), sormontati da sinuose luci di posizione a led. Sono a led anche le sottili e diritte luci diurne nella parte inferiore del paraurti, e i grossi fanali in coda. La linea della Mercedes SL rimane gradevole anche quando si decide di chiudere il tetto, di forma arrotondata; l’operazione, completamente automatica, richiede una ventina di secondi. A proposito di tetto, adesso c’è anche in vetro (847 euro) o con il Magic Sky Control (3.025 euro), un dispositivo che consente al cristallo di far passare più o meno luce, semplicemente premendo un pulsante.

Mercedes SL 500 BlueEFFICIENCY interni

Le porte della Mercedes SL500 sono ampie, ed entrare non è un grosso problema. Serve, comunque, un minimo di agilità: le sedute sono basse e, combinate con la plancia alta, sulle prime rendono difficile per chi guida percepire gli ingombri. I posti sono solo due, senza neppure degli strapuntini; alle spalle di chi guida c’è però un ripiano con due comodi vani richiudibili. Per due persone lo spazio abbonda, tanto che si sta più larghi che in tante berline: rispetto al modello precedente, si sono guadagnati circa 4 cm in larghezza. Eccellenti i sedili della Mercedes SL 500: ampi, comodi, rivestiti in morbida pelle, riscaldabili e con regolazioni completamente elettriche. Inoltre, si possono avere con la ventilazione (per 859 euro) e la bocchetta che soffia aria calda sul collo quando si viaggia a tetto scoperto (Airscarf, 666 euro). Volendo esagerare, ci sono anche quelli adattativi in base allo stile di guida (“stringono” automaticamente di più o di meno i fianchi nelle curve) e con funzione di massaggio (1.997 euro). Molto classica e lineare la plancia, con le tipiche bocchette tonde del “clima”, e il cruscotto con i due strumenti principali separati dallo schermo di 4,5” del computer di bordo. Dal tunnel centrale, alto ma non invadente, sbuca la minuscola leva del cambio, affiancata dalla manopola che gestisce il navigatore, con accesso a Internet e schermo (al centro della plancia) ad alta risoluzione di 7 pollici. La pelle riveste anche la plancia, e si alterna ad ampi inserti in legno (in frassino nero lucido di serie, ma la nostra auto li aveva in pioppo chiaro; costano 399 euro). Davvero molto accurate le finiture di questa Mercedes SL 500; cuciture e montaggi sono di una precisione millimetrica, oltre che robusti, e i materiali sono di qualità anche nelle zone meno a vista. Unica, lieve pecca, il meccanismo metallico del tetto: rimane parzialmente visibile all’interno, a vettura chiusa.

Mercedes SL500 BlueEFFICIENCY vista laterale

Le sospensioni lavorano davvero bene su asfalto irregolare: a meno di non passare su vere e proprie voragini o su dossi “assassini”, per chi è a bordo la strada pare sempre liscia. Il rovescio della medaglia viene fuori quando ci si fa prendere la mano in un percorso tutto curve, dove la Mercedes SL 500 “fluttua” un po’ troppo. La guida è facile e sicura, perché tutte le reazioni sono smorzate, e anche perché lo sterzo è progressivo, fluido e non troppo leggero. Ma non è un comportamento da vettura sportiva. Il motore, un V8 4.7 a iniezione diretta di benzina e con due turbo, ha 435 cavalli, ma soprattutto una coppia di 700 Nm fin da 1800 giri. All’atto pratico, significa che basta premere metà acceleratore per far crescere la velocità a ritmi vertiginosi, e del resto è quello che ci si aspetta da un’auto per la quale si dichiarano 4,6 secondi nello “0-100” (erano 5,4 per la vecchia SL500) oltre che 250 km/h di velocità massima (limitata elettronicamente). È anche un motore “morbido”, senza mai la minima incertezza, né vibrazione. Dagli scarichi esce la classica, esaltante melodia ritmata degli otto cilindri, ma sommessa: non disturba mai, e anzi, se si va “tranquilli”, non si sente neppure. Un motore così “pieno” di cavalli a tutti i regimi riesce a “nascondere” anche i lievi difetti del cambio: un automatico a sette marce che risponde un po’ in ritardo, sia quando si affonda tutto l’acceleratore sia quando si usano le palette dietro al volante. Tirando le somme, la Mercedes SL 500 è una vera granturismo che, dove possibile, consente andature molto elevate (grazie alle vagonate di cavalli che si scatenano alla minima pressione sull’acceleratore) con un minimo impegno di guida e un gran comfort; adattissima quindi ai lunghi viaggi, dove torna utile il baule molto ampio (504 litri, a tetto su). Al contempo, è un’auto molto gustosa da usare come scoperta, perché con il frangivento in posizione (quello elettrico costa 605 euro) il vento non dà fastidio neppure a velocità autostradali. Quello che non le si può chiedere è l’agilità e la precisione di una sportiva nel “misto”.

Mercedes SL 500 BlueEFFICIENCY retro

Infine, uno sguardo alla dotazione. Oltre a quanto già detto, citiamo i cerchi in lega di 19”, il sistema di parcheggio semiautomatico (il volante ruota da solo) e una lunga serie di sistemi che migliorano la sicurezza. Per esempio, il cofano motore della Mercedes SL si solleva di qualche centimetro in caso di investimento, per ridurre i danni al pedone, e le spazzole dei tergicristallo incorporano 160 ugelli spruzzatori, per migliorare la pulizia del parabrezza; c’è il dispositivo che riconosce se il guidatore è stanco e lo invita a fermarsi, e non mancano gli airbag laterali (nei sedili) e per la testa (nel tetto), né il roll-bar che fuoriesce automaticamente in caso di ribaltamento. Il pacchetto di assistenza alla guida (2.722 euro) include poi il regolatore di velocità con radar per mantenere la distanza di sicurezza, il sistema per controllare l’angolo cieco degli specchietti e quello che allerta se si lascia la corsia di marcia senza aver inserito la freccia. Già di serie sulla Mercedes SL 500 c’è una radio sofisticata, ma per 1.331 euro si può avere un impianto Harman Kardon con 14 altoparlanti e 600 watt di potenza.

 

PREGI 

– Comfort: la linea è sportiva, le prestazioni mozzafiato. Eppure, il comfort è davvero di alto livello.

– Finiture: chi spende 120.000 euro si aspetta un’auto “ricca”. In effetti, la SL 500 è realizzata con materiali “nobili”, ma non solo: è anche assemblata con estrema     precisione.

– Motore: potentissimo, eppure “vellutato”, dà grosse soddisfazioni con ogni tipo di guida.

DIFETTI

– Assetto: un po’ troppo morbido per una spider con oltre 400 cavalli.

– Cambio: reagisce con ritardo alle richieste del guidatore: non è il massimo nella guida “impegnata”.

– Numero posti: nella SL 500 sono solo due, mentre molte vetture aperte di pari categoria offrono per lo meno degli strapuntini posteriori, utili per dare un passaggio, o viaggiare con i figli piccoli.

 

GALLERIA DI IMMAGINI

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Fonte: al Volante

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