Migranti e tubercolosi, ”contagiato un poliziotto di Terni impegnato in Mare Nostrum”
Nell’atto parlamentare è scritto che i poliziotti “risulta che indossassero semplici mascherine, diverse da quelle in uso per i militari coinvolti nella citata operazione, senza filtri di carbonio, inadatte a fare da scudo a eventuali portatori del virus della tubercolosi”. Inoltre, “il segretario generale di uno dei sindacati di polizia, il Consap, ha affermato che è soprattutto tra il pedonale incaricato del trasporto dei profughi e del controllo presso i Centri di identificazione ed espulsione che si registrano casi di positività e che appare insufficiente il controllo medico a bordo della navi”.
Com’è noto, Mare Nostrum è un’operazione militare e umanitaria attivata per fronteggiare l’emergenza sbarchi. In sostanza, per evitare le stragi già avvenute in passato (e che continuano a ripetersi ma ora con minor frequenza) le motovedette della marina militare pattugliano il Mediterraneo individuando il prima possibile i barconi carichi di migranti per poi condurli fino alle coste italiane.
Da mesi è iniziato il dibattito (e le polemiche politiche) circa il rischio contagio legato al massiccio flusso di migranti. In particolare alcuni avevano lanciato l’allarme secondo cui gli extracomunitari provenienti da Paesi africani sono spesso portatori di malattie che in Occidente e in Italia sono state debellate da decenni. L’allarme era stato lanciato non solo per la tubercolosi (patologia batterica che richiede un lunghissimo trattamento antibiotico) ma addirittura per l’ebola (patologia virale con un tasso di mortalità molto elevato, ad oggi non sono stati registrati casi di contagio in Italia).
In una nota Gallinella scrive: “Le nostre forze dell’ordine sono in prima linea nel fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria in corso nello Stretto di Sicilia, dovuto all’eccezionale afflusso di migranti. Un fenomeno di proporzioni enormi che deve essere gestito a livello continentale. L’inizio del semestre europeo a guida italiana sia occasione per avviare, una volta per tutte, un’operazione congiunta”.