Multinazionale E.ON in crisi, a Terni in 50 rischiano il posto di lavoro
Un totale di circa 170 dipendenti che potrebbe essere tagliato del 30-35%. Sarebbero quindi a rischio oltre 50 posti di lavoro. A complicare le cose c’è il fatto che si tratta di tutti lavoratori lontani dal raggiungere i requisiti per la pensione per i quali si aprirebbe l’inferno della disoccupazione. Senza dimenticare inoltre che la fornitura di elettricità è fondamentale per una realtà industriale altamente “energivora” come l’Ast ed una riduzione dell’offerta energetica potrebbe comportare conseguenze sui costi di produzione e quindi sui livelli di produttività delle acciaierie.
A preoccupare è anche il silenzio dei vertici di E.ON con i quali i sindacati locali non riescono ad avere contatti. Pochi incontri anche tra la multinazionale ed i sindacati nazionali, l’ultimo dei quali avvenuto il 10 maggio, dal quale è emersa una situazione tutt’altro che positiva.