Nuova Pet/tc al Santa Maria di Terni: strumento di diagnostica per tumori. Donato da Carit

Una metodica diagnostica di immagini che permette di identificare la presenza di un tumore ad elevata attività metabolica dopo somministrazione endovenosa di un mezzo di contrasto, il 18F-fluorodesossiglucosio (sostanza radioattiva), in modo tale da poter permettere la diagnosi di malattia, la stadiazione (diffusione locale e a distanza), valutazione della risposta alla terapia medica, diagnostica differenziale tra recidiva di malattia e fibrosi post-trattamento. Stiamo parlando del macchinario ospedaliero Pet/tc che entro breve sarà a disposizione del reparto di Medicina Nucleare del Santa Maria di Terni.

L’acquisto del macchinario è stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione Carit, come riferisce al Giornale dell’Umbria il responsabile della struttura complessa di Medicina Nucleare, il dottor Fabio Loreti: “Questo macchinario permetterà al Santa Maria di far sì che la struttura di Medicina Nucleare si allinei ai massimi standard tecnologici, grazie al fondamentale contributo ed alla precisa volontà della Fondazione Carit di donare alla collettività ternana questo strumento diagnostico”. Il nuovo centro, i cui lavori per poter accogliere il nuovo macchinario inizieranno a breve, a regime potrà trattare in media circa 10 pazienti al giorno.

Nell’attesa che il Pet/tc entri in funzione si è effettuata e si continuerà ad effettuare, una formazione accurata del personale che andrà poi ad utilizzare il nuovo macchinario.

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