Oltre 150 negozi controllati da guardia di finanza di Terni nel fine settimana, decine di violazioni
Nel mirino della finanza sono finite attività riconducibili alle più diverse categorie economiche come barbieri, parrucchiere, negozi gestiti da cinesi, tappezzieri, centri estetici, vendite di frutta e verdura, abbigliamento, alimentari e ristoranti. In particolare, oltre a una macelleria che – secondo la gdf – non ha emesso uno scontrino fiscale per 90 euro, sono state rilevate irregolarità nell’emissione o per la ricevuta fiscale in tre ristoranti e pizzerie, in quattro negozi di abbigliamento e in un internet point.
Durante i controlli la guardia di finanza ha rilevato la mancata emissione anche da parte di cinque attività (un negozio di abbigliamento, un barbiere, un fruttivendolo e due esercizi cinesi) che negli ultimi anni avevano già ricevuto tre analoghi verbali: i finanzieri hanno dunque proposto la chiusura dell’attività all’Agenzia delle entrate, che ora la valuterà. Quest’ultima può disporre la sospensione della licenza per periodi che vanno da tre giorni ad un mese.
Le fiamme gialle hanno poi individuato un rivenditore abusivo nigeriano, sequestrando una cinquantina di pezzi, e una estetista risultata abusiva e priva non solo di partita Iva ma anche di autorizzazioni e licenza. La donna operava nel garage di un condominio dove, secondo i finanzieri, c’ era un significativo afflusso di clienti. E’ in corso la quantificazione dei ricavi nascosti al fisco.
Inoltre la compagnia di Terni delle fiamme gialle ha sequestrato oltre 700 pezzi di statuine Thun risultate contraffatte, vendute in un negozio del circondario gestito da un extracomunitario. Oltre 3 mila, infine, i capi di abbigliamento, i giocattoli, i piccoli elettrodomestici e i prodotti di cancelleria in vendita presso un negozio di Terni gestito da un cinese, trovati privi di marchio Ce o con questo contraffatto. Il valore dei prodotti sequestrati e che varranno distrutti è stimato in oltre 15 mila euro.