Concorrenza straniera, arriva un’ordinanza: nuove regole per parrucchieri, estetisti e tatuatori

Dodici giorni di chiusura assoluta e più flessibilità di apertura negli altri giorni dell’anno (compreso San Valentino e le domeniche), per un massimo di 11 ore al giorno. Sono queste le novità per  parrucchieri, estetisti e tatuatori ternani emersi nell’ordinanza firmata dall’assessore all’artigianato Maria Bruna Fabbri.

Nel dettaglio, i dodici giorni di chiusura riguardano il primo e il 6 gennaio, il 25 aprile, il primo maggio, il 2 giugno, il 15 e il 16 agosto, il primo novembre, il 25 e 26 dicembre, Pasqua e Pasquetta mentre, per quanto riguarda l’orario di chiusura, il margine di tolleranza sarà minore. Ad esempio, se un’attività ha comunicato al Comune la chiusura per le ore 20:00, la stessa non potrà rimanere aperta più di quindici minuti mentre prima si poteva chiudere anche mezz’ora dopo.

In questo senso le associazioni di categoria hanno chiesto maggiori controlli e pìù severità visto che ultimamente si trovano ad affrontare una pericolosa concorrenza straniera che fornisce servizi a prezzi stracciati e senza limitazioni di orario.

Su questo tema si è espresso il direttore provinciale di CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e delle Piccole e Medie Imprese) Antonio Monteforte spiegando al Giornale dell’Umbria: “Siamo stati noi di CNA a chiedere all’amministrazione di abbassare il margine di tolleranza a quindici minuti. Abbiamo ricevuto delle segnalazioni di esercizi ancora aperti alla 10:00 di sera e abbiamo a nostra volta segnalato la questione all’amministrazione, chiedendo controlli seri, efficaci e costanti. Non vogliamo eliminare la concorrenza, ma solo educare le persone ad entrare nel mercato nel modo giusto. Il problema non è la nazionalità del commerciante ma il rispetto delle regole”.

Monteforte prosegue dicendo che i controlli debbano essere estesi oltre che all’orario di chiusura, dove chi non rispetta le regola va incontro ad una sanzione compresa tra gli 80 e i 480 euro, anche ad altri aspetti, soprattutto rivolti a cercar di capire come possano proporre prezzi così bassi. “Ci hanno segnalato – spiega – che in alcuni di questi esercizi è possibile portarsi da casa lo shampoo. La legge però non lo permette, perché ogni parrucchiere è obbligato ad avere la scheda tecnica del prodotto. Anche su questo punto chiediamo che si vigili di più”.

Su questo tema si è pronunciato anche il coordinatore della categoria in Confartigianato Fabrizio Ferroni dicendo che “le lamentele da parte dei parrucchieri sono sistematiche, ne ricevo cinque o sei al giorno. Capisco le difficoltà perché propongono prezzi sotto la media di mercato, ma devo anche sottolineare che se dal punto di vista formale sono in regola, per noi sono aziende come le altre”.

In merito all’ordinanza sempre secondo Monteforte “non ci saranno particolari stravolgimenti, il 95% dei parrucchieri probabilmente manterrà gli stessi orari di oggi. Però si permetterà di uniformare la situazione delle attività del centro e della periferia e si darà ad ogni operatore la possibilità di potersi organizzare secondo le necessità della clientela”. In poche parole se il parrucchiere vuole aprire l’attività in una giornata che non è stata segnalata dovrà comunque comunicarlo entro le 48 ore precendenti al Comune.

La categoria, tramite questa ordinanza, spera che il mercato del settore si possa risollevare visto che tra il 2010 e il 2011 si è perso nel Ternano una quota di mercato del 10%.

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