Ospedale di Terni: due interventi saranno trasmessi in diretta al congresso chirurgia apparato digerente
“Si tratta di una grande opportunità per tutti noi – spiega il professor Amilcare Parisi, direttore della struttura complessa di chirurgia digestiva ed unità fegato e del dipartimento di chirurgia dell’apparato digerente e gastroenterologia dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni. Venerdì 8 eseguiremo in diretta due procedure chirurgiche per neoplasie del retto e del colon sinistro, con possibilità di dialogo con gli operatori degli altri centri e con tutti i partecipanti al congresso. Per i due interventi, come per la maggior parte degli interventi eseguiti nella nostra struttura, utilizzeremo un approccio robotico e laparoscopico, due tecniche che siamo riusciti a sviluppare grazie al supporto della direzione aziendale, che ha investito in termini di aggiornamento tecnologico e di formazione e riorganizzazione di tutto il personale coinvolto”.
Specializzata da anni in chirurgia oncologica – dove le tecniche mini invasive laparoscopiche e ora anche robotiche sono ormai praticate di routine, come in pochi altri centri italiani – la struttura diretta da Amilcare Parisi ha saputo compiere grandi passi in avanti per trattare chirurgicamente condizioni neoplastiche impensabili fino a venti anni fa. “Per la sua estensione internazionale mediante collegamento in diretta dalle sale operatorie di 57 centri internazionali europei ed extraeuropei – commenta il direttore generale del Santa Maria Andrea Casciari – questo congresso offre alla struttura di Chirurgia Digestiva della nostra azienda la possibilità di far conoscere il livello di competenza e professionalità raggiunto nelle nuove e più aggiornate tecniche chirurgiche, oltre alla possibilità di confrontarsi con altri centri italiani e stranieri. L’innovazione e il costante aggiornamento dei professionisti e della tecnologia sono grandi punti di forza su cui la nostra azienda continuerà ad investire”.
L’approccio chirurgico mininvasivo è enormemente meno traumatico per il paziente: non ha bisogno di una grande ferita, avviene all’interno dell’ambiente anatomo-fisiologico dell’addome chiuso e permette una rapidissima ripresa postoperatoria, alimentazione precoce dimissione rapida dall’ospedale (nella quarta o quinta giornata dopo resezione del colon o del retto, addirittura in prima giornata postoperatoria come in asportazione robotica di neoplasia del surrene). La chirurgia robotica si può integrare alla laparoscopia e ne può aumentare l’efficacia, poiché permette una visione tridimensionale fortemente ingrandita e movimenti ultraprecisi con assenza assoluta di qualsiasi tremore umano.
L’attività chirurgica della struttura ternana riguarda principalmente i tumori dell’apparato digestivo con particolare riguardo a quelli del colon e del retto, dello stomaco, delle vie biliari e della colecisti, del pancreas e del fegato metastatici e primitivi, le malattie della milza di interesse chirurgico e del surrene; tratta inoltre le malattie cirrotiche del fegato come i tumori primitivi del fegato e le varici esofagee sanguinanti (trattate spesso con tips) e tutta la patologia infiammatoria e litiasica della colecisti e della via biliare, nonché le patologie funzionali del giunto esofago gastrico. L’approccio laparoscopico–robotico è pienamente operativo anche nel trattamento della obesità, che è supportato dal C.M.O., il centro multidisciplinare dell’obesità al quale collaborano 12 strutture complesse (chirurgia digestiva, psicologia, diabetologia e nutrizione, ecc.) in grado di selezionare e controllare i pazienti nel follow-up al fine di garantire il successo delle cure.