Osservatorio meteorologico ”F. Cesi” compie 61 anni: i record meteo di Terni dal 1952 ad oggi
Di particolare interesse i record meteorologici registrati a Terni negli ultimi 61 anni e qualche altra statistica che si può ricavare dai dati pubblicati. Ad esempio si desume che negli anni duemila, annualmente vi sono stati tra i 90 e i 120 giorni di precipitazioni. Il caldo di questi giorni, causato dall’anticiclone Stige, è niente rispetto a quello registrato il 13 agosto di 10 anni fa quando la colonnina di mercurio arrivò a 42.5 gradi. Il grande freddo ci fu invece nel febbraio del 1956: nella Conca si scese ad una temperatura siberiana, a – 15 gradi. In uno studio di 11 anni fa emerge invece la situazione generale meteo-climatica di Terni e si registra un continuo aumento delle temperature (tendenzialmente la temperatura sale di un grado ogni 30/50 anni).
RECORD METEREOLOGICI REGISTRATI A TERNI DAL 1952 AD OGGI
Il giorno più freddo: 16 febbraio 1956 (- 15.0 °C)
Il giorno più caldo: 13 agosto 2003 (42.5 °C)
Il giorno più piovoso: 28 settembre 1965 (138.3 mm.) di pioggia
Il mese più freddo: gennaio 1964 media delle temperature minime (-1.2 °C)
Il mese più caldo: agosto 2003 media delle temperature massime (37.3 °C)
Il mese più piovoso: settembre 1965 (431.2 mm.) di pioggia
La stagione più fredda: inverno 1953 media delle temperature minime (1.3 °C)
La stagione più calda: estate 2003 media delle temperature massime (35.2 °C)
La stagione più piovosa: autunno 1965 (624.6 mm.) di pioggia
La stagione meno piovosa: estate 1963 (20.6 mm.) di pioggia
L’anno più freddo: 1954 media delle temperature minime (8.5 °C)
L’anno più caldo: 2003 media delle temperature massime (23.1 °C)
L’anno più piovoso: 1960 (1479.6 mm.) di pioggia
L’anno meno piovoso: 2007 (419.4 mm.) di pioggia
Il periodo più lungo di siccità: 71 giorni (dal 12 luglio al 21 settembre 1956)
Il periodo più lungo di pioggia: 16 giorni (dal 22 aprile al 07 maggio 1974)
L’OSSERVATORIO E LA WEBCAM. L’Osservatorio si trova in Via 1° Maggio, sulla terrazza del Liceo Scientifico Galilei, ad un’altezza di 148.58 metri slm, le sue coordinate geografiche sono: 42° 33′ 56″ Latitudine Nord e 12° 38′ 50″ Longitudine Est da Greenwich. Sul sito della Provincia di Terni al link http://cms.provincia.terni.it/on-line/Home/Ilterritorio/Meteo.html è possibile visionare tutte le attività dell’Osservatorio. A Palazzo Bazzani, sulla postazioni di registrazione, è inoltre collocata anche una webcam fissa su Piazza Tacito e vie limitrofe che diffonde nel web, ogni 5 minuti, un’immagine della città. La webcam fornisce quindi informazioni utilizzabili a scopo professionale e di curiosità ed è linkata anche dal noto sito www.meteo.it.
La webcam verrà inoltre utilizzata domenica prossima 11 agosto in occasione dell’installazione del nuovo pennone della Fontana di Piazza Tacito per integrare le riprese dell’evento. Attraverso la web cam i cittadini potranno visionare in leggera differita le immagini delle operazioni di ripristino del pennone.
LA STORIA. L’Osservatorio “Federico Cesi” è tra i più antichi osservatori del centro Italia. Già nell’agosto del 1952, l’ingegnere Carmine Agneta (Preside) e il professore Salvatore Pignataro, docente di fisica dell’Istituto Commerciale e per Geometri “F. Cesi”, iniziaeono regolari osservazioni atmosferiche, prima a carattere didattico come laboratorio sperimentale di fisica e poi fondando il primo Osservatorio Meteorologico Ternano. Il primo osservatore è stato il professore Gailito Broussard che si è occupato dell’Osservatorio dalla data di fondazione al 1972 avvalendosi della collaborazione di Gildo Mirimao e Primo Giardinieri. Quest’ultimo, gestì poi l’Osservatorio connesso alle attività scolastiche dal 1972 al 1994. Dal 1995 per opera dell’ingegner Alessandro Canali, l’Osservatorio viene gestito dall’amministrazione provinciale che ne fa elemento essenziale della rete di monitoraggio ambientale.
SITUAZIONE METEO-CLIMATICA DI TERNI. In occasione dei 50 anni dalla nascita dell’Osservatorio “Federico Cesi”, una pubblicazione della Provincia aveva tratto alcune interessanti conclusioni, facendo un quadro generale della situazione meteo-climatica di Terni. Conclusioni, ancorché risalenti ad 11 anni fa, attuali e validissime per avere un’idea del tempo che fa a Terni e delle tendenze di lungo periodo.
Le conclusioni della pubblicazione: “Le caratteristiche salienti che si possono delineare dallo studio delle temperature e delle precipitazioni sono tipiche delle località a bassa quota alle medie latitudini che risentono dell’influenza del bacino del Mediterraneo; inoltre, la posizione geografica all’interno di una conca conferisce alla città di Terni una peculiare impronta per quanto riguarda il regime del vento”.
Temperature. Dal punto di vista della temperatura, il clima di Terni è contraddistinto da estati calde, con temperature massime che oscillano intorno a 31,3 °C (ma che hanno raggiunto anche i 42 °C), e inverni non particolarmente freddi, con temperature minime intorno a 3,3 °C (gli episodi di temperature inferiori a -10 °C sono scarsi), in cui raramente si assiste al fenomeno delle nevicate (solo nell’1,4% dei giorni invernali è nevicato); la primavera e l’autunno sono caratterizzati da situazioni intermedie, con temperature autunnali leggermente superiori a quelle primaverili, a causa del lento rilascio, nei mesi autunnali, del calore accumulato dalla superficie terrestre durante l’estate.
Crescita temperature medie. “Le misure continuative su cinquanta anni hanno permesso di individuare un aumento della temperatura media, fenomeno che si riscontra non solo in tutta l’Italia, ma a livello globale, dalla fine del 1800, e che la comunità scientifica internazionale è concorde nell’imputare all’immissione in atmosfera di gas serra prodotti dalle attività umane. A ciò si aggiunge il contributo dell’espansione edilizia della città e il sorgere di nuovi edifici, che assorbono e rilasciano il calore proveniente dal sole. L’aumento della temperatura media annuale dal 1953 al 2002 è avvenuto con un tasso stimato compreso tra +0,20 e + 0,36 °C/decennio. La crescita della temperatura massima e della temperatura minima non è uniforme: in inverno la prima è cresciuta più della seconda, mentre in estate questa relazione si inverte”.
Precipitazioni. “Il regime pluviometrico della città di Terni è tipico del Mediterraneo: nei mesi autunnali si concentrano le precipitazioni più abbondanti e più frequenti. Novembre è infatti il mese più piovoso (116 mm di pioggia) e, insieme ad aprile, quello con il maggior numero di giorni di pioggia (valore medio 10,7). I mesi estivi sono i più secchi, con una quantità media di precipitazione che è circa la metà di quella dell’autunno: luglio è il mese con la minore precipitazione (34,4 mm) e con il numero più basso di giorni di pioggia (4,3). Nei mesi di agosto e settembre si riscontrano le intensità di precipitazione maggiori, ovvero grandi quantità di pioggia concentrate in breve tempo: questa caratteristica è tipica dei fenomeni temporaleschi che si verificano in estate e che sono innescati dal riscaldamento della superficie terrestre da parte dell’intensa radiazione solare. L’andamento delle precipitazioni totali annuali mostra una diminuzione nei cinquanta anni considerati: le precipitazioni invernali presentano un trend negativo di -(26,6±15,0) mm/decennio, in linea con i risultati di studi condotti su tutta l’Italia”.
Venti. “Il regime di vento a bassa quota della città di Terni è fortemente influenzato dalla conformazione della conca ternana: i venti tendono a orientarsi lungo l’asse NE-SO, ovvero lungo il corso del fiume Nera. La presenza di pendii che circondano la conca incide sulla direzione di provenienza del vento in diversi modi: innanzi tutto le barriere rappresentate dalle catene montuose a N, disposte lungo la direzione E-O, fanno sì che i venti provenienti da N e N-O siano poco frequenti; in secondo luogo i rilievi possono influenzare la circolazione a carattere locale, come le brezze, caratterizzate da un ciclo giornaliero legato al riscaldamento e al raffreddamento del terreno. Dai dati analizzati, infatti, si è visto come in estate, stagione favorevole all’instaurarsi delle brezze, di giorno il vento proviene da S-O, mentre di notte la direzione prevalente è da N-E, ovvero dalla Valnerina, che rappresenta una sorta di imbuto per il vento. Le velocità del vento più frequenti sono le bave di vento (da 1 a 5 km/h), mentre i casi di vento più intenso sono rari e si verificano principalmente a novembre: la provenienza di questi venti è generalmente dal settore meridionale (S e S-O)”.
Tendenze. “Da quanto visto precedentemente si può concludere che il clima della città di Terni sta andando verso inverni più secchi e più caldi. A questa tendenza si aggiunge quella della pressione atmosferica, che presenta un trend positivo nei mesi invernali, che può essere associato a una maggiore frequenza di anticicloni nella parte centro-occidentale del bacino del Mediterraneo, come conseguenza delle variazioni climatiche. Queste conclusioni sono in accordo con le tendenze del clima riscontrate sia nel Mediterraneo sia a scala globale”.