Papa Francesco riceve Terni, migliaia in pellegrinaggio. Ai ternani: ”Facce buone”
Il pellegrinaggio è iniziato di prima mattina: da Terni alla volta del Vaticano sono partiti ben 140 pullman, altre persone si sono mosse con altri mezzi. Alle ore 11 monsignor Ernesto Vecchi ha celebrato la messa all’interno della basilica di San Pietro. L’amministratore apostolico della diocesi ha spiegato che lo scopo del pellegrinaggio è “essere confermati da Pietro. Il Papa ha questa funzione, e la stessa funzione hanno i vescovi nella loro chiese”. Vecchi ha poi chiesto di poter fare “una piccola digressione: vogliate bene al vostro vescovo, il vescovo che c’è adesso, che è un povero amministratore apostolico ma ha un compito più grande di lui, non tanto per il problemino che tutti conosciamo – ha rimarcato alludendo al buco di bilancio della diocesi – ma per il problema della fede, che è il problema che dobbiamo far prevalere”.
Il Papa ha poi preso la parola ed ha tenuto un intenso discorso sulla dignità del lavoro e il lavoro come problema europeo e sociale, che richiede a tutti impegno, solidarietà, creatività e stile sobrio, è stato molto festeggiato dai presenti, molti dei quali indossavano i caschetti da operaio e fazzolettoni blu, e sventolavano bandierine. Papa Francesco ha anche inserito diverse frasi a braccio nel discorso che aveva preparato. Tra l’altro ha raccontato di un operaio suo amico e disoccupato che, rivendicava non solo il “bisogno di mangiare” ma anche “il bisogno di avere la dignità di portare il pane a casa”. Riprendendo le parole di monsignor Vecchi ha anche detto ai ternani: “Ma davvero non pregate con facce così buone”?
In conclusione Papa ha chiesto di recitare insieme una “Ave Maria” per chiedere alla “Madonna la grazia di lavorare insieme con creatività, solidarietà e fede” contro le difficoltà del lavoro e la disoccupazione.