Papigno, reperti archeologici industriali rubati, venduti come materiale ferroso e fusi: ladri denunciati
La denuncia di furto – spiegano i militari – era stata presentata da un funzionario del comune di Terni che aveva scoperto l’ammanco. Il materiale, considerato di valore non stimabile e di rilevante importanza archeologica, non è stato recuperato: i due malviventi, già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, lo avevano già venduto ad una ditta specializzata in riciclo e recupero di metalli, che lo aveva poi fuso nelle acciaierie ternane. Importanti reperti che hanno quindi fatto la fine di un qualsiasi ferro da stiro rotto.
Nelle varie perquisizioni domiciliari i carabinieri hanno sequestrato un autocarro di proprietà del ternano denunciato, insieme a strumenti e attrezzatura varia, utilizzati, secondo i militari, per commettere il reato.