Presentato il comitato per Rieti con Terni: ”Vessati dal Lazio, ora Provincia TR-RI in Umbria”

Un’unica Provincia che unisca i territori del ternano e quelli del reatino allargando i confini della Regione Umbria. Il “Comitato per l’accorpamento di Rieti e Terni in Umbria” di cui è promotore il sindacato Uil-Fpl di Rieti, fa sul serio e stamattina con una conferenza stampa ha presentato la propria proposta che diventa ancora più appetibile dopo il rifiuto del governo di ripensare alla decisione di sopprimere la Provincia di Terni.

“Terni e Rieti sono territori e popoli che hanno affinità ed uniti hanno maggiori possibilità di sviluppo e con l’accorpamento verrebbero rispettati i requisiti di ampiezza e di popolazione fissati dal governo” ha affermato il segretario di Uil-Fpl di Rieti, Marino Formichetti che ha spiegato come le due entità territoriali siano ben collegate e come sanità e turismo possano validamente integrarsi. A dar manforte alle sue posizioni, il segretario nazionale di Uil-Fpl, Giovanni Torluccio: “Non vogliamo salvare campanili ma valorizzare i territori, potenziare le possibilità creando una struttura in grado di offrire servizi efficienti. La proposta di accorpare le due Province rientra nel progetto nazionale della Uil di ridisegnare la presenza dello Stato sul territorio.”

“La nostra proposta per il futuro è un ritorno al passato” ha detto il segretario di Uil-Fpl di Terni, Gino Venturi, ricordando come, prima del 1927, i due territori fossero uniti. Secondo Venturi attraverso tale ripristino degli antichi confini dovrebbe nascere “un Umbria più grande in cui tutti abbiano la stessa dignità”.

Il comitato procederà ora ad incontrare le varie realtà istituzionali reatine per poi avviare una raccolta firme per richiedere il referendum. Lo stesso Formichetti sa però che si tratta di “un percorso lungo ma  intanto va attivato. Si potrebbe però arrivare ad una deroga al decreto, il governo potrebbe venire incontro alle legittime richieste dei territori che vogliono autodeterminarsi e potrebbe quindi non essere necessario raccogliere le firme”. Formichetti boccia invece la possibilità di accorpare Rieti alla Provincia di Viterbo che è “collegata in modo pessimo, si trova ad un ora e mezzo di auto e non vi sono collegamenti ferroviari”.

La Uil-Fpl nella sua proposta fa riferimento al passaggio in Umbria, non della sola città di Rieti, bensì dell’intera Provincia reatina composta da 73 comuni. A quanto ci risulta, il referendum per cambiare regione di appartenenza è possibile solo per i singoli Comuni, non per un’intera provincia*. Si tratterebbe quindi di raccogliere firme in tutti i 73 comuni: un’impresa talmente dispendiosa da far mettere le mani nei capelli al più volenteroso attivista. Il sindacato dovrà quindi puntare le sue fiches in un intervento del governo che consenta procedure più semplici per ridisegnare i confini regionali.

In tutto questo si manifesta un clamoroso paradosso: mentre a Terni c’è un comitato che denuncia le ingiustizie subite dalla Regione Umbria auspicando di divenire laziale, a Rieti c’è n’è uno che lamenta decenni di maltrattamenti da parte della Regione Lazio e aspira a diventare territorio umbro: “Da anni siamo vessati dal Lazio, abbiamo le tasse più alte d’Italia, non ci sono collegamenti con Roma, ne stradali ne ferroviari” spiega Formichetti. Insomma, le realtà più piccole, all’interno delle regioni di appartenenza, tendono a sentirsi sottorappresentate e vittime di ingiuste politiche. Probabilmente è il funzionamento degli enti regionali che andrebbe rivisto, prima ancora di valutare le pur legittime e valide proposte di ridefinizione dei confini, ma questa è un’altra storia.

*Errata corrige: la frase: “Il referendum per cambiare regione di appartenenza è possibile solo per i singoli Comuni, non per un’intera provincia” è inesatta: l’articolo 132 della Costituzione prevede anche la possibilità del passaggio di un’intera provincia in un’altra Regione confinante. Il referendum, in questo caso, deve naturalmente essere indetto a livello provinciale.

Intanto continua ancora per qualche giorno il sondaggio tra i nostri lettori:

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