Presidente tribunale Terni: ”Giustizia civile in emergenza per gravi carenze organico magistrati”
“E’ dal 2010 che il settore civile ha subito una continua erosione – ha detto Lanzellotto – e ora sono ben quattro su otto i posti scoperti in organico. Solo una di queste quattro carenze è stata di recente coperta, ma è evidente che con due giudici e un part time a fronteggiare il lavoro che prima veniva svolto da cinque giudici, con 1.200 cause ciascuno in ruolo, gli effetti non potevano non farsi sentire sul lungo periodo”.
Il tribunale ha quindi emanato un provvedimento organizzativo (approvato dal Csm) che invita i magistrati rimasti ad allungare i tempi dei giudizi ordinari meno importanti per concentrarsi sulle situazioni più urgenti e legate alla crisi economica, come famiglia, debiti d’impresa, fallimentare, esecuzioni e lavoro. “E’ evidente – ha continuato il presidente – che ciò ha creato un affollamento alle udienze, rinvii, nervosismo, lamentele”. Il presidente ha citato ad esempio di questo clima “anche l’episodio di minaccia anonima, con l’invio di alcuni proiettili, ad un giudice”.
Secondo Lanzellotto, la causa dei ritardi nella sostituzione dei giudici mancanti è da imputare alla riforma della nuova geografia giudiziaria (che prevede l’accorpamento del tribunale di Terni con quello di Orvieto) e, in particolare, alle incertezze sui tempi della sua entrata in vigore, con “il Csm che ha rallentato la sostituzione dei giudici trasferiti in attesa della entrata in vigore della riforma, mentre in altri casi ha operato come se fosse già operante”. Per il presidente il risultato sarà quindi che “se mai si farà questo accorpamento, avverrà con uffici ormai collassati con l’effetto che ciò, invece di risolvere, andrà ad aggravare la situazione degli uffici come Terni, già in grave difficoltà”.