Provincia di Terni, approvato il bilancio 2013: ”Risorse concentrate su scuola, viabilità, ambiente”

Il Consiglio provinciale ha approvato con i voti della maggioranza, un’astensione e il voto contrario delle opposizioni, il bilancio di previsione 2013. Un bilancio, è stato detto, che punta a garantire i servizi al cittadino e a tutelare i lavoratori in questa fase molto delicata per le Province italiane. La manovra si attesta su 66 milioni di euro e concentra le risorse per gli investimenti su scuola, viabilità, ambiente e formazione.

Nonostante le difficoltà note che avevano portato a parlare di rischi di dissesto, viene spiegato che il bilancio 2013 “garantisce la continuità e il mantenimento dei servizi e mette in campo iniziative innovative per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio. La manovra risente dei fortissimi tagli ai trasferimenti da Stato e Regione che ha superato negli ultimi anni il 42% (-14,3 milioni di euro), mentre nel biennio 2011-2013 i tagli sono stati del 27,4%”.

Secondo la maggioranza “la Provincia ha attuato una politica finanziaria rigorosa, particolarmente attenta ed equilibrata, riducendo drasticamente gli incarichi esterni, il cui costo è passato da oltre 500 mila euro del 2008 a 80 mila nel 2013 (-83,5%)”. Si tratta di un taglio talmente consistente da sollevare un dubbio: come mai per questa voce si era giunti a spendere mezzo milione di euro ed oggi basta poco più di un decimo? Di quante consulenze “non indispensabili” si è avvalsa la Provincia in passato? Quante risorse sono state, in sostanza, sprecate?

“Fortemente ridotto anche il numero delle auto di rappresentanza con un solo mezzo a disposizione e con costi che sono passati da oltre 62.000 euro nel 2009 a 15.000 nel 2013 (-75%)”. L’auto blu rimasta è quella del presidente Feliciano Polli che costa ogni 15 mila di euro di leasing a cui vanno però aggiunti i costi per autista, manutenzione e gestione che portano il costo annuale ben oltre i 50 mila euro (qui l’articolo).

“Diminuito anche il numero dei dirigenti e dei dipendenti passati da 411 a 351 con una minore spesa di oltre 1 milione e 700 mila euro (- 11%). Le spese di rappresentanza sono state ridotte, dal 2008 ad oggi, del 75% (da 22.226 euro a 4.700), le spese per convegni sono passate da 12.600 euro del 2009 a 700 euro (-95%), mentre sono state azzerate quelle per la pubblicità”.

Per il presidente Feliciano Polli: “Sul fronte della difesa della Provincia siamo impegnatissimi, in questi anni abbiamo perseguito una politica di risparmio rigorosa e seria e siamo un ente in buono stato dal punto di vista economico-finanziario, che ha rispettato il patto di stabilità e che ha i conti in ordine. Siamo riusciti a garantire i servizi e sentiamo come nostra responsabilità anche la tutela dei livelli professionali dell’ente”.

L’assessore al bilancio Vittorio Piacenti d’Ubaldi ha affermato: “Se cerchiamo un elemento tangibile della nostra volontà di salvaguardare i lavoratori ricordo che l’amministrazione non ha toccato il salario accessorio ed abbiamo proseguito anche con gli altri istituti per la valorizzazione delle professionalità”.

Per Mauro Paci (Pd): “questo bilancio deve essere un segnale alla comunità provinciale che nonostante i tagli e la natura inevitabilmente più tecnica che politica della manovra, la Provincia garantisce i servizi e si prende cura dei lavoratori, delle loro professionalità e dei servizi al cittadino. Dobbiamo assumerci, in questo fine mandato, il compito di guidare l’ente verso questa nuova forma che il governo dovrà dargli, anche se ancora nessuna sa bene quale potrà essere”.

Zefferino Cerquaglia (Psi) ha commentato: “La vicenda delle Province è lo specchio dell’incapacità della politica di attuare una riforma organica della pubblica amministrazione. Approvare il bilancio è un segnale che la Provincia continuerà a garantire i servizi di competenza e tutelerà i dipendenti. Per Giorgio Santelli (Sel): “Si poteva fare di più in termini di tagli ai costi della politica, oggi forse è tardi per fare tutto, anche avere un peso specifico dal punto di vista politico”.

Gabriella Caronna (Pdl) ha dichiarato: “Questa maggioranza chiuderà il suo mandato lasciando dietro di sé terra bruciata, si potevano fare ulteriori risparmi reinvestendo su scuole e strade, ma così non è stato. C’è stata invece la politica del nulla”. Per Manuela Beltrame (Fdi): “Noi siamo convinti che possano esserci ancora ulteriori risparmi, faremo la nostra parte e vigileremo”. Andrea Sacripanti (gruppo Misto) ha detto: “La mancanza di autorevolezza politica di questo ente ha fatto sì che i problemi si acuissero e che ne subissero danni i territori. Nell’orvietano per esempio, strade, scuole, ambiente non sono stati adeguatamente tutelati, questo bilancio è fallimentare come questa maggioranza”.

Enrico Masciarri (Pdl) ha commentato: “I tagli ai costi della politica non sono stati così corposi come dovevano essere, noi siamo favorevoli certamente a tutelare i lavoratori perché sono in gioco posti di lavoro e famiglie. Lo abbiamo sempre fatto anche con altre recenti vicende a livello regionale e non ci tireremo adesso indietro”. Per Massimo d’Antonio (Scelta Civica): “Dalla vicenda delle Province la politica deve trarre le forze per rigenerarsi, per ripensare se stessa ed indicare un nuovo progetto per il futuro e seguirlo con coerenza”.

Francesco Abbate (Pdl) ha dichiarato: “Noi voteremo contro perché questo bilancio conferma la mancanza di una visione politica e di una volontà di risolvere realmente i problemi con formule nuove. Per quanto riguarda i dipendenti della Provincia, il centrosinistra non creda di essere l’unico difensore, noi abbiamo anche nel recente passato dimostrato con atti concreti che la tutela dei lavoratori è un obiettivo serio del centrodestra”.

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