Provincia di Terni, ultima conferenza di fine anno, Polli: ”Abolizione province dannosa, lasciamo ente in salute”

Salvo colpi di scena della politica nazionale, quella di questa mattina è stata l’ultima conferenza stampa di fine anno della storia della Provincia di Terni. Per effetto del decreto Del Rio, dal prossimo anno le province, pur non se non ufficialmente abolite (occorre una legge costituzionale che richiederà più tempo), saranno svuotate di tutte le proprie funzioni ed i suoi organi politici non saranno rinnovati.

Il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, ha colto l’occasione della conferenza stampa di fine anno 2013, proprio per scagliarsi contro la decisione di mettere fine a questi enti intermedi: “Nessuno ha ancora detto chi gestirà i servizi al cittadino dopo la chiusura delle Province e nessuno ha ancora individuato con chiarezza nemmeno i risparmi derivanti dall’applicazione del decreto del Rio. Noi non siamo rassegnati ad una scelta sbagliata, dannosa e senza risparmi veri. Una scelta che, invece, i costi li aumenterà, come hanno già detto la Corte dei conti e la ragioneria generale dello stato. Su 800 miliardi di euro complessivi della pubblica amministrazione, le Province costano solo 10 miliardi e con il loro taglio, combinato con l’introduzione delle Città metropolitane, c’è il rischio di effetti negativi pesanti sui cittadini. E la cosa è ancora più singolare – ha proseguito il presidente – se si pensa che in tutta Europa le Province si stanno rafforzando seguendo le linee comunitarie incentrate sull’area vasta e sul governo del territorio. Questa operazione è solo di pura immagine per tacitare l’insoddisfazione dei cittadini nei confronti della politica”.

Polli ha poi parlato per la Provincia di Terni di risultati molto positivi: “Lasciamo un ente in salute con un sistema che funziona – ha dichiarato – nonostante i pesantissimi tagli ai trasferimenti, il clima di incertezza e sfiducia, l’amministrazione è riuscita a garantire i servizi essenziali e ad ottenere importanti risultati su molti fronti”. Il bilancio 2013 ha risentito di fortissimi tagli ai trasferimenti da Stato e Regione che ha superato negli ultimi anni il 42% (-14,3 milioni di euro), mentre nel biennio 2011-2013 i tagli sono stati del 27,4%.

La Provincia ha attuato una “politica finanziaria rigorosa, particolarmente attenta ed equilibrata, riducendo drasticamente gli incarichi esterni, il cui costo è passato da oltre 500mila euro del 2008 a 80.000 nel 2013 (- 83,5%). Fortemente ridotto anche il numero delle auto di rappresentanza con un solo mezzo a disposizione e con costi che sono passati da oltre 62.000 euro nel 2009 a 15.000 nel 2013 (-75%). Diminuito anche il numero dei dirigenti e dei dipendenti passati da 411 a 351 con una minore spesa di oltre 1 milione e700mila euro (- 11%). Le spese di rappresentanza sono state ridotte, dal 2008 ad oggi, del 75% (da 22.226 euro a 4.700), le spese per convegni sono passate da 12.600 euro del 2009 a 700 euro (-95%), mentre sono state azzerate quelle per la pubblicità”.

“Tutto questo – ha affermato Polli – non ci ha impedito di lavorare in maniera seria e positiva affrontando le emergenze e mettendo in campo politiche per lo sviluppo. Abbiamo investito 7 milioni di euro sulle principali criticità della rete stradale, abbiamo terminato in un anno i lavori di ripristino del fiume Paglia dopo l’alluvione di Orvieto, sistemando anche le principali vie di comunicazione, come il Ponte dell’Adunata”. Sull’ambiente il presidente ha annunciato l’avvio del Patto per la salute entro il 2014. “Fa seguito – ha affermato – alla conferenza conclusiva dell’Osservatorio provinciale su salute e ambiente che abbiamo svolto nel 2013 e che va ad unirsi alla continua attività di monitoraggio dell’aria, dell’ambiente e della gestione dei rifiuti”.

Per quanto riguarda l’Università il presidente ha parlato dell’importanza del Polo ternano e la disponibilità del nuovo rettore dell’Ateneo perugino a rafforzare il Polo di Terni. “Per questo, insieme al Comune di Terni abbiamo chiesto un accordo di programma tra Regione dell’Umbria, Autonomie locali, Università e gli altri soggetti”. Il presidente ha giudicato positivi anche i risultati sulle politiche scolastiche, con il mantenimento degli indirizzi e con la richiesta di autonomia dirigenziale per l’Ipsia di Terni, l’istituto comprensivo Luigi Valli di Narni e la scuola di San Venanzo, ciascuna caratterizzata da specifiche peculiarità.

Sul fronte della programmazione e dei progetti, è stato menzionato quello per il turismo. Polli ha ricordato il progetto Terni-Rieti-Cascata delle Marmore-Piediluco-Valle Santa “che promuove un vasto territorio fra la Bassa Umbria e l’Alto Lazio ricchissimo di risorse turistiche, economiche e culturali”. Il presidente ha rimarcato i programmi di rilancio, insieme alla Fondazione Cro e agli altri soggetti coinvolti, del Palazzo el Gusto di Orvieto, “fattore fondamentale – ha detto – per lo sviluppo del turismo di qualità nel territorio”.

Polli ha concluso citando i progetti sul sociale diretti soprattutto a giovani e stranieri ed ha sottolineato due importanti iniziative: la prima riguardante la digitalizzazione delle scuole umbre, che coinvolge la Regione e le due Province di Terni (capofila) e Perugia e che punta a mettere in rete le esperienze e i saperi collegandoli con il mondo del lavoro, e il progetto di sviluppo e recupero del termalismo in provincia di Terni.

Infine, consapevole del fatto di aver probabilmente tenuto l’ultima conferenza stampa di fine anno della storia della Provincia di Terni, ha affermato: “Voglio rivolgere un ringraziamento a tutti quelli che in questi anni hanno dato il loro contributo e la loro collaborazione, dai dipendenti ai tanti soggetti con i quali la Provincia ha intessuto rapporti. Si tratta di una storia che parte dal 1927 e il cui patrimonio non potrà essere dimenticato”.

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