Provincia di Terni: Villalago non sarà venduta. Ecco i beni che saranno messi all’asta
Fabbricato ex Provveditorato agli studi – via Gabriele D’Annunzio
Immobile situato al centro di Terni, costruito nel 1976 e sviluppato su sette piani fuori terra più il piano interrato e lastrico solare, per una superficie totale lorda di circa 2.120 metri quadri, oltre a 680 metri quadri circa di piano interrato.
Prezzo a base d’asta 2.975.000 €. Per la sua ubicazione, l’immobile sarà destinato ad essere riconvertito a residenzialità.
Fabbricato palazzina di viale Trieste
Immobile situato in viale Trieste e limitrofo al polo scolastico. Il fabbricato si sviluppa su 3 piani per una superficie complessiva netta di circa 270 metri quadri. Al fabbricato sarà garantita anche una adeguata corte di pertinenza.
Prezzo a base d’asta 320.000 €. Sarà destinato ad uffici e servizi, salvo diversa destinazione dopo eventuale variante urbanistica.
Fabbricato denominato “Bar” di viale Trieste
Immobile situato in viale Trieste adibito a bar, limitrofo al polo scolastico.
Prezzo a base d’asta 150.000 €. Sarà destinato ad uso commerciale.
Il vice presidente della Provincia e assessore con delega a Patrimonio e Bilancio, Vittorio Piacenti d’Ubaldi, ha informato che il bando per l’ex Provveditorato è già stato pubblicato, mentre gli altri due bandi usciranno entro inizio settembre. Il vice presidente si è anche soffermato su Villalago: “Non è intenzione dell’amministrazione venderla – ha dichiarato – la volontà è quella di cercare di valorizzarla a fini turistico-ricettivi. Per tale ragione a inizio settembre pubblicheremo un bando per la concessione in uso che riguarderà la villa, il teatro e parte del parco. La restante are del parco stessa rimarrà pubblica. Il nostro auspicio è che ci siano imprenditori che abbiano intenzione di investire sulla valorizzazione turistica della provincia di Terni e in particolare di Piediluco e della Valnerina”.
“Il governo – prosegue il vice presidente – ha predisposto un fondo immobiliare nel quale far convergere i proventi delle vendite degli immobili pubblici ai fini del risanamento dei conti. In questi beni sono compresi anche quelli degli enti locali. Per tutte le vicende in corso, l’amministrazione non è nella possibilità di gestire Villalago, ma la volontà è quella di cercare una strada privata per la gestione e la promozione evitando così che il bene possa essere alienato dallo stato”.