Rapporto sul Mercato del Lavoro: occupazione ancora bassa e sempre più precaria

La lenta ripresa economica in atto non aiuta a risolvere i problemi occupazionali. Dal Rapporto sul Mercato del Lavoro 2010 redatto dall’Ufficio Studi della Provincia di Terni emerge infatti un impalpabile incremento dei rapporti di lavoro attivati nel primo semestre 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009. I contratti di lavoro dipendente passano da 12.730 del 2009 a 12.801 del 2010 (+0,6%). Un dato ancora distante da quello del primo semestre 2008 (15.545) che indica chiaramente il permanere di difficoltà legate alla crisi.

Il lavoro è sempre più precario. Aumentano i rapporti con contratto a tempo determinato (il 58,4% delle assunzioni riguardano questa tipologia). Sono aumentati i rapporti attivati con il contratto intermittente mentre sono diminuiti drasticamente gli avviamenti con contratto a tempo indeterminato. In aumento i rapporti di lavoro autonomo e parasubordinato (contratto a progetto, associazione in partecipazione ed altri) che passano da 1.948 del 1° semestre 2009 a 1.979 del primo semestre 2010 (1,6%), dei quali 1.155 (58,4%) riguardanti le donne. Diminuiscono invece le ore di cassa integrazione ordinaria e straordinaria (-12,4%).

Più laureati in cerca di lavoro. Gli iscritti ai Centri per l’impiego nel primo semestre 2010 sono pari a 22.740 unità, di cui il 61,7 % femmine e il 38,3% maschi. Gli iscritti laureati sono il 13,8% (nello stesso periodo del 2009 erano pari al 13,3%). Le liste di mobilità nei primi sei mesi del 2010 contano 511 nuovi ingressi (+ 17,5% rispetto al 2009).

I rassegnati. C’è poi chi ha perso le speranze di trovare un’occupazione. Diminuisce drasticamente il numero di chi cerca lavoro (da 7.000 nel 2009 a 6.000 nel 2010).

Incentivi. “La Provincia – hanno affermato il Presidente della Provincia Feliciano Polli e l’assessore Fabio Paparelli – sta lavorando concretamente con la messa in campo di alcuni strumenti importanti che possono contribuire ad affrontare la situazione e dare risposte a lavoratori e imprese”. Si tratta di una serie di interventi di politiche del lavoro incentrata sui prodotti di filiera che, attraverso un bando di selezione riservato alle imprese, legano formazione breve, tirocini e assunzioni a tempo indeterminato e determinato. La Provincia potrà inoltre sfruttare la disponibilità di 2,8 milioni di euro sbloccati dalla Regione e finalizzati alla formazione permanente che potranno essere indirizzati soprattutto nei settori economici individuati nel corso del convegno della Provincia del 29 giugno scorso sul rilancio del manifatturiero e dell’agroalimentare.

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