Regionali 2015, Liberati (M5S): ”Necessari candidati puliti, esibire certificati penali”
Il comunicato di Andrea Liberati:
“Alt! Documenti! Pretendiamo candidati puliti: destra e sinistra esibiscano i documenti. Fuori i certificati penali, fuori i certificati dei carichi pendenti. Noi siamo il Movimento Cinque Stelle e crediamo che la cosa pubblica meriti personale politico senza ombre. Cominciamo da qui, prima di parlare di programmi e promesse varie. Per questo motivo i candidati devono subito rinunciare alla competizione elettorale qualora il proprio status giudiziario non fosse più che cristallino. Si rappresenti finalmente in modo degno l’Umbria.
Un candidato con un carico pendente sulle spalle sarebbe qualcosa di fantascientifico per qualsiasi democrazia occidentale, a qualsiasi livello assembleare, specialmente nei Paesi anglosassoni ma non solo. Un candidato sub judice è infatti più debole, rischia di essere più incline a certi compromessi e può contaminare l’intero sistema democratico, ben oltre il proprio partito, proprio come è successo in questo nostro Paese.
Un candidato pulito fa invece bene a tutti, fa bene all’Umbria. Fa bene all’Italia e alla sua credibilità nel rapporto coi propri elettori, ma anche nelle relazioni internazionali.
I partiti politici, che secondo gli osservatori godono oggi di una fiducia popolare pari ad appena il 3%, cambino dunque davvero verso, esibendo la fedina penale dei propri aspiranti consiglieri.
Noi siamo il Movimento Cinque Stelle. Noi, coi nostri portavoce nei Comuni, nelle Regioni, in Parlamento e nell’Europarlamento, l’abbiamo già fatto: adesso fatelo voi. Tornate a rispettare i cittadini! Questo è solo l’inizio della nostra battaglia –che sarà sistematica e incalzante- per la moralizzazione della politica umbra nel suo immanente rapporto con la res publica.
D’altronde, come già disse un certo Abramo Lincoln ben 167 anni fa: potete ingannare tutti per qualche tempo, potete prendere in giro qualcuno per tutto il tempo, ma non potete prendere in giro tutti per sempre. Ecco, signori: adesso la musica cambia”.