Appalti, rettifica del Comune di Guardea: ”L’amministrazione non è coinvolta in procedimenti penali”

In merito all’operazione denominata “Genio e sregolatezza” condotta dal Corpo forestale e dalla Procura di Viterbo, che ha portato all’arresto di 12 persone e a 51 denunce con accuse che vanno dalla turbativa d’asta alla corruzione, riceviamo e pubblichiamo una rettifica ad un nostro articolo da parte del rappresentante legale del Comune di Guardea nella persone del sindaco Gianfranco Costa che esclude che le indagini riguardino amministratori o funzionari dell’amministrazione. Questa la rettifica:

In data 24 ottobre 2012 è stato pubblicato sul quotidiano diffuso via web un articolo nel quale si afferma il coinvolgimento del Comune di Guardea nell’ambito del procedimento penale avviato dalla Procura presso il tribunale di Viterbo in ordine a presunta violazione della normativa in materia di appalti che attiene alcune Imprese tra cui Anselmi, Chiavarino.

Tale notizia è completamente infondata e fuorviante.

Infondata, in quanto il Comune di Guardea nella persona degli Amministratori e dei Funzionari non è affatto coinvolto in quel procedimento penale, né in altri procedimenti penali. Le imprese coinvolte in tali procedimenti e sopra citati hanno partecipato anche a gara di appalto indetta dal Comune di Guardea ma non sono risultate vincitrici e la gara in questione – condotta con massima trasparenza – è stata vinta da un’Impresa di Grosseto (Laurenti Marino s.a.s.) sulla base del miglior ribasso offerto. L’acquisizione di documenti presso l’Amministrazione comunale di Guardea è da collegarsi esclusivamente alle indagini sulle suindicate imprese che, ripetesi, non hanno mai ottenuto alcun contratto o altro rapporto con l’Amministrazione comunale di Guardea.

Fuorviante in quanto l’articolo, così come redatto, fa apparire il Comune di Guardea quale soggetto indagato nel suddetto procedimento penale, con conseguente gravissima lesione dell’immagine del Comune stesso e dei suoi amministratori e Funzionari.

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