Ruba abbigliamento in un negozio di Leclerc, arrestato ed espulso giovane rumeno recidivo

Era entrato nel camerino di un negozio del centro commerciale Leclerc di via Montefiorino alle 13 di martedì scorso, per provare un paio di jeans e tre magliette polo. Era uscito solo con i jeans in mano e, dopo averli lasciati su uno scaffale, si era diretto verso l’uscita. La commessa, che aveva notato da subito nel giovane un atteggiamento sospetto, si è precipitata nel camerino per vedere se vi avesse lasciato le tre magliette e, non trovandole, ha allertato la sicurezza e chiamato il 113. I poliziotti, arrivati immediatamente, hanno trovato il taccheggiatore proprio fuori dal negozio. Dato che il dispositivo anti-taccheggio non era scattato, ma si vedeva chiaramente il collo di una polo indossata sotto la giacca, gli agenti hanno invitato il giovane a consegnare la merce: le tre magliette erano nascoste sotto gli abiti con ancora le placche anti-taccheggio, che erano state “schermate” con della carta stagnola.

Il giovane, 20 anni, rumeno, in Italia senza fissa dimora, è stato accompagnato in questura, dove è stato identificato. S.I.N., era già stato arrestato e condannato per gli stessi reati il 30 aprile scorso. In quell’occasione, per eludere le barriere antitaccheggio aveva utilizzato una busta foderata con carta stagnola (https://ternioggi.it/ruba-200-euro-di-profumi-con-borsa-schermata-con-carta-stagnola-giovane-rumeno-arrestato). Il 2 maggio era stato scarcerato proprio dal carcere di Sabbione.

Nella tasca dei pantaloni del ladro, gli agenti hanno trovato anche una pinza d’acciaio che sarebbe servita per staccare le placche antitaccheggio e altra carta stagnola.

Nel processo per direttissima di ieri mattina, S.I.N. è stato condannato a 5 mesi e 10 giorni di reclusione e a 150 euro di multa, ma la pena è stata sospesa e l’uomo è quindi tornato in libertà. Al suo ritorno dal Tribunale è stato però accompagnato all’Ufficio Immigrazione dove gli è stato notificato un ordine del questore: dovrà lasciare l’Italia entro 30 giorni e non potrà farvi ritorno per i prossimi cinque anni.

Stampa