Sangemini: trovato l’accordo con la cordata Norda-Tramite, manca solo l’ufficializzazione
L’accordo è stato raggiunto dopo che la cordata Pessina e soci ha presentato l’ultima offerta dando l’ultimatum alla ormai vecchia proprietà. Si attende ora l’ufficializzazione che dovrebbe arrivare a breve.
Sembra quindi risolversi, dopo mesi di estenuanti trattative e tira e molla, una delle vicende più delicate e preoccupanti del sistema economico-industriale ternano, che ha tenuto sulla graticola centinaia di lavoratori e le loro famiglie. Tra aspetti sembrano aver giocato un ruolo importante per la positiva riuscita dell’operazione: primo tra tutti l’accettazione a farsi da parte della famiglia Rizzo-Bottiglieri, che ha deciso fosse il momento di uscire di scena e lasciare spazio ad una realtà imprenditoriale da anni impegnata nel settore delle acque minerali. Secondo aspetto importante è stata la mediazione avvenuta mercoledì a palazzo Bazzani operata dal prefetto Bellesini e dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Riommi. Terzo aspetto, infine, il via libera dato dall’Unicredit, principale soggetto creditore nei confronti del gruppo, all’offerta presentata da Pessina, preferita ad altre forse più vantaggiose ma giudicate meno solide dal punto di vista del rilancio industriale.
Soddisfatti, in parte, i sindacati di Flai-Cisl e Flai-Cgil poiché si è evitato lo spettro del fallimento, attendono però ora il piano industriale dalla nuova proprietà che dovrà essere presentato, condiviso e approvato dai lavoratori della Sangemini. Piano che dovrà essere valutato anche dal tribunale di Terni, visto che pende ancora la richiesta di concordato preventivo presentata lo scorso marzo.