Scelta Civica Terni scarica Grisci: ”Rivalutare incarichi frettolosamente attribuiti”
Lo scontro tra i vertici provinciali di Scelta Civica per le cariche partitiche consumato a metà gennaio è stato frutto di una prima confusa fase di vita del partito. E’ quello che scrive in una nota il responsabile organizzazione di Sc Terni, Gennaro Iommi, che si toglie qualche sassolino dalle scarpe e, riferendosi alla coordinatrice provinciale Chiara Grisci, parla di “incarichi attribuiti frettolosamente che dovranno essere rivalutati”.
Gruppo territoriale Terni. Iommi ricorda che “in data 14 gennaio 2014 l’assemblea degli iscritti e simpatizzanti ternani ha eletto democraticamente il responsabile cittadino Massimo D’Antonio e la relativa segreteria cittadina nelle persone di Gennaro Iommi, Paolo Massarelli, Sonia Camilli, Fabio Pieroni e Paolo Gambosci. Si fa presente che il gruppo territoriale ternano rappresenta il 90% degli iscritti della provincia. Appartengono allo stesso gruppo, in quanto ternani, Elia Giovanni Orsini Segretario Regionale di Scelta Civica membro della Direzione Nazionale, Massimo D’Antonio capogruppo di SC in consiglio provinciale (unico Amministratore eletto in Umbria per SC) membro della assemblea regionale e del coordinamento provinciale, Paolo Gambosci membro del coordinamento provinciale”.
Incidente di percorso. “Ovviamente – prosegue l’esponente di Sc – questo piccolo incidente di percorso è il portato di una fase di poca chiarezza identitaria che ha caratterizzato i primi mesi di vita di Scelta Civica, fase che ha portato a distribuire incarichi sul territorio a persone che provenivano da esperienze politiche di stampo laico riformista, popolare e per finire anche dalla destra finiana” riferendosi in quest’ultimo caso anche alla passata esperienza in Futuro e Libertà di Grisci.
Rivalutare incarichi. Iommi in conclusione scrive: “Appare ovvio, dopo una tormentata, traumatica ma chiarificatrice scissione, che oggi in SC, con la definizione della sua collocazione politica nel centro sinistra, si debbano rivalutare incarichi forse frettolosamente attribuiti a persone, legittimamente portatrici di una diversa idea politica ma che risulta incompatibile con le scelte prese dal partito nazionale. Inoltre è necessario giungere velocemente a congressi per definire incarichi democraticamente legittimati”.