Sciopero Ast, Terni si mobilita per manifestazione del 18 giugno: tutti in piazza e negozi chiusi
La manifestazione di domani prevede un corteo che intorno alle 10 partirà da viale Brin, davanti ai cancelli dell’Ast, per poi snodarsi lungo viale Mazzini, piazza Tacito e corso Tacito e infine concludersi in piazza della Repubblica. Qui sono previsti gli interventi finali, affidati al segretario generale della Cgil Susanna Camusso e a quelli confederali di Cisl e Uil, Pietro Cerritto e Guglielmo Loy. Alla mobilitazione hanno annunciato la loro partecipazione anche delegazioni provenienti dalle maggiori città siderurgiche italiane, come Taranto e Piombino, oltre a rappresentanze sindacali, forze economiche, istituzioni e politici di tutta l’Umbria.
Le associazioni di categoria cittadine dei commercianti hanno invece invitato i propri iscritti ad abbassare le serrande al passaggio del corteo. Gli esercizi commerciali della grande distribuzione come il Gruppo Pac 2000A Conad, il centro Commerciale Cospea e l’Ipermercato E.Leclerc di Terni resteranno chiusi: apriranno solo alle 12.30.
Particolare attenzione verrà posta all’ordine pubblico, dopo gli scontri tra forze dell’ordine e operai della precedente manifestazione del 5 giugno scorso, quando nei tafferugli venne ferito anche il sindaco Leopoldo Di Girolamo. Stamani, in prefettura, si è svolta un’ultima riunione tra istituzioni, forze dell’ordine e sindacati per definire gli aspetti relativi all’organizzazione e alla sicurezza.
Il gruppo Socialisti e riformisti per l’Umbrià del Consiglio regionale aderirà allo sciopero di domani proclamato dai sindacati “per essere vicini ai lavoratori dell’Ast in particolare, ma anche a tutti quei lavoratori di tutti i settori che vedono il loro futuro in grave pericolo”. Lo annuncia in una nota il capogruppo, Massimo Buconi. Lo fa evidenziando che “la grave crisi economica che attanaglia il Paese e di cui ancora non si vede la fine, impone alla politica, insieme a tutte le parti sociali, di intraprendere tutte quelle iniziative utili per far sì che il Governo Italiano e l’Unione Europea mettano in campo politiche efficaci ed urgenti per far ripartire la crescita e quindi l’occupazione ed il lavoro”.