Scontri corteo Ast, testimoni: sindaco colpito alle spalle. Istituzioni criticano forze dell’ordine: ”Gravissimo”
Il corteo dei lavoratori delle acciaierie di Terni, partito da viale Brin, era partito pacificamente e senza problemi. Quando i manifestanti sono giunti davanti alla prefettura, dove era previsto l’arrivo finale, hanno deciso di percorrere poche centinaia di metri in più e raggiungere la stazione per occupare, simbolicamente per qualche minuto, un binario. Un cordone di polizia si è posto davanti ai manifestanti e a quel punto è salita la tensione e si è verificato qualche scontro. Alcuni operai presenti raccontano che Di Girolamo si è posto tra le forze dell’ordine e i manifestanti per cercare di pacificare ma senza dichiarare la sua autorità. In un momento in cui si stava rivolgendo agli operai e stava quindi dando le spalle alla polizia, sarebbe arrivata la manganellata. Un violento colpo in testa che ha causato una ferita e un vistoso sanguinamento.
Dopo essere stato ferito, il sindaco Di Girolamo ha parlato di “violenza incomprensibile” e l’assessore Sandro Piermatti che si trovava con lui ha rincarato la dose spiegando che “i lavoratori erano a mani alzate ma è partito l’ordine di manganellare, senza ragioni evidenti. Una cosa del genere non è mai successa, decine di volte la stazione è stata occupata pacificamente e poi lasciata libera”.
Dopo questo grave episodio, i sindacati hanno deciso di prorogare lo sciopero (che doveva terminare alle 13) fino alle ore 14. Ad annunciarlo è stato il segretario della Fiom Cgil Claudio Cipolla al termine dell’incontro tra una delegazioni dei sindacalisti e delle istituzioni con il prefetto. E’ poi terminato il presidio davanti alla prefettura e la situazione è tornata ora alla normalità.
Cipolla. “Nella storia della città una cosa del genere non era mai accaduta – ha detto Cipolla ai lavoratori riuniti davanti al palazzo del Governo -, abbiamo denunciato non solo formalmente quanto successo e chiesto le dimissioni del questore”. Spiegando che il prefetto si è scusato più volte con la delegazione e ha annunciato che la regia dell’ordine pubblico sarà da ora in poi coordinata da lui direttamente, Cipolla ha aggiunto che gli è stato chiesto di avviare tutte le procedure e gli approfondimenti del caso per individuare i responsabili di quanto successo. “Insieme alle istituzioni regionali e ai parlamentari – è stato detto ancora dal sindacalista – verrà promossa un’azione nei confronti del ministero, che doveva garantire il corretto svolgimento della manifestazione. Oggi se fossimo stati matti o terroristi, ci sarebbe stata la guerra civile” ha concluso Cipolla, annunciando che la prossima settimana verrà organizzata una nuova iniziativa di cui nelle prossime ore verranno resi noti “modi e forme”.
Marini. Per la presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, si è trattato di una “gravissima azione messa in atto dalle forze di polizia che anziché farsi interpreti e comprendere il legittimo diritto a manifestare hanno reagito in maniera violenta, ferendo addirittura lo stesso sindaco della città di Terni Leopoldo di Girolamo cui va in questo momento tutta la mia affettuosa solidarietà, così come agli altri cittadini coinvolti”.
“Come presidente della Regione – prosegue Marini in una nota – chiederò formalmente al ministro degli Interni, Angelino Alfano, di approfondire quanto avvenuto facendosi egli sì interprete della difficile situazione economica e sociale che vive il paese e anche la nostra regione. I lavoratori e le famiglie giustamente preoccupati del futuro delle proprie aziende e del proprio posto di lavoro non possono essere assolutamente trattati come un problema di ordine pubblico”.
“Voglio ricordare che le istituzioni territoriali umbre, Regione, Provincia, Comuni da sempre, con senso di responsabilità, hanno svolto una funzione propositiva di dialogo e di comprensione dei fenomeni sociali con una gestione che non ha mai prodotto in questa terra tensioni tali da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Sorprende pertanto che lo schieramento del reparto mobile della Polizia di Stato di fronte alla stazione di Terni anziché essere un contributo all’ordinato svolgimento della manifestazione dei lavoratori è divenuto elemento di tensione, determinando tafferugli che hanno portato al ferimento dello stesso sindaco della città”.
“Ribadisco con forza – aggiunge Marini – tutto il mio disappunto e nelle prossime ore assumerò un’iniziativa formale su quanto accaduto a Terni anche al fine di evitare che le prossime settimane – nelle quali ci troveremo ad affrontare nel merito la vicenda del passaggio proprietario dell’Ast di Terni – si possa rischiare di aumentare la tensione sociale che sarebbe in contrasto con la storia decennale della nostra terra dove il diritto a manifestare – conclude la presidente – è sempre avvenuto nel rispetto delle regole e dell’ordine pubblico”.
Brega. Il presidente del Consiglio della Regione, Erosa Brega, in una nota esprime “costernazione e condanna per ciò che è accaduto stamani a Terni nel corso della manifestazione per la vertenza Ast. Quanto avvenuto è totalmente estraneo alla storia e alle tradizioni di una città che sui temi del lavoro ha espresso sempre il proprio impegno con grande civiltà e tolleranza, anche in momenti delicati e difficili come quelli che sta vivendo”. In una nota di Palazzo Cesaroni, Brega, “anche a nome dell’intero consiglio regionale”, esprime “piena solidarietà al sindaco di Terni e agli altri manifestanti colpiti durante gli scontri”.
Rossi. “L’azione violenta delle forze di polizia contro il corteo di manifestanti è imperdonabile e gravissima. Si è trattato di una vera e propria lacerazione del tranquillo svolgimento del corteo, un’azione priva di alcuna motivazione. Per questo, esprimo la più severa condanna verso chi non ha saputo gestire la sicurezza dei manifestanti, assieme a tutta la mia solidarietà al sindaco Leopoldo Di Girolamo e al lavoratore, entrambi colpiti dalle forze di polizia”: è il commento del senatore del Pd Gianluca Rossi, secondo il quale “devono essere chiariti quanto prima la catena del comando e gli ordini impartiti: per questo presenterò oggi stesso un’interrogazione urgente al ministro Alfano e mi rivolgerò a tutte le autorità competenti”.
Gotor. “Ho appreso con un stupore e preoccupazione la notizia dei tafferugli alla stazione di Terni a seguito del corteo a difesa del Polo siderurgico di TK-AST. Il fatto che alcuni manifestanti, e fra questi il sindaco, siano stati colpiti dalle forze dell’ordine è un fatto grave sul quale coi colleghi parlamentari rappresentanti dell’Umbria chiederemo urgenti spiegazioni al Governo”. Lo afferma in una nota Miguel Gotor parlamentare del Pd. “Al sindaco e a chi è stato coinvolto – prosegue – voglio esprimere la mia solidarietà e il mio affetto. Ai cittadini ternani, ai rappresentanti delle Istituzioni e a tutti quelli che hanno voluto manifestare pacificamente a difesa del lavoro e dell’attività industriale del polo ternano rinnovo il mio impegno di parlamentare e il mio pieno sostegno alla loro causa”.
Airaudo. “Gravissima e ingiustificata la carica della polizia al corteo degli operai della Ast di Terni che manifestavano per la tutela del posto di lavoro e per il loro futuro. Al sindaco della città, Leopoldo di Girolamo va tutta la nostra solidarietà”. Lo afferma il deputato di Sinistra Ecologia Libertà, Giorgio Airaudo, commentando la carica della polizia contro il corteo degli operai della Ast di Terni. “In Italia – sostiene Airaudo – esiste un problema siderurgia che inizia a Taranto, ma che coinvolge Piombino, Terni e altri stabilimenti nel nostro territorio e che vede i lavoratori e le lavoratrici mobilitarsi per chiedere un piano nazionale sulla siderurgia. Piano, continua Airaudo, quanto mai necessario e urgente anche alla luce di quanto sta avvenendo a Taranto con l’Ilva”. Sinistra Ecologia Libertà, conclude Airaudo, chiede al ministro dell’Interno Alfano di riferire al più presto in Parlamento su quanto avvenuto oggi a Terni.
Pd Umbria. “Colpisce la gravità di quanto accaduto stamane alla manifestazione dei lavoratori Ast a Terni e colpisce, soprattutto, l’inspiegabile atteggiamento con cui la polizia si è opposta agli operai, ai sindacalisti, ai rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali in corteo, mentre tentavano pacificamente di occupare la stazione ferroviaria, ferendo alcuni manifestanti tra cui il primo cittadino Leopoldo di Girolamo. A loro va tutta la nostra solidarietà e al sindaco della città, in particolare, rivolgiamo la nostra stima per aver voluto proseguire tenacemente e senza strumentalità la sua manifestazione in difesa del lavoro e al fianco degli operai in sciopero”. A sostenerlo, in una nota, il segretario regionale del Pd Umbria, Lamberto Bottini.
Pd Terni. In una nota del segretario Andrea Delli Guanti, il Partito Democratico di Terni esprime “vicinanza e solidarietà al proprio sindaco, Leopoldo Di Girolamo, così come agli altri cittadini colpiti durante la manifestazione mattutina in difesa delle acciaierie ternane. Rimane vergognosa ed incomprensibile la violenza con cui le forze dell’ordine hanno reagito ad un corte pacifico animato da chi, in questi giorni, vede a rischio il futuro delle acciaierie e della città di Terni, da sempre legata a doppio filo alla sua fabbrica.
“Il Partito Democratico di Terni – continua la nota – si attiverà tramite i suoi rappresentanti in Parlamento, a partire dal senatore Rossi e dall’interrogazione urgente da lui presentata al Ministro Alfano, per ottenere la chiarezza che questa vicenda merita e provvedimenti urgenti verso chi, in queste ore, ha ignobilmente ridotto il legittimo diritto a manifestare dei ternani ad un mero problema di ordine pubblico”.
De Sio e Nevi. Nota congiunta dei consiglieri regionali Alfredo De Sio (Fdi) e Raffaele Nevi (Pdl), i quali esprimono “sgomento per quello che è successo oggi a Terni” e manifestano la loro “solidarietà al sindaco Leopoldo Di Girolamo, colpito nel corso della manifestazione”. De Sio e Nevi annunciano di aver “già avvertito i parlamentari nazionali” e chiedono “che sia fatta chiarezza su quanto avvenuto e che i responsabili paghino per una gestione dell’ordine pubblico assurda, a fronte di una manifestazione pacifica alla quale stavano prendendo parte le organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle istituzioni locali in testa al corteo”.
Polli. “Piena solidarietà e affettuosa vicinanza al sindaco di Girolamo ai lavoratori coinvolti” è stata espressa poco fa dal presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli che ha manifestato “sorpresa e preoccupazione” per quanto accaduto stamattina nel corso della manifestazione per lo sciopero indetto dai sindacati dell’Ast. ”Sono fortemente preoccupato – ha dichiarato il presidente della Provincia – sia per l’episodio, sia perché il sindaco di Girolamo e le altre istituzioni locali e regionali, unitamente ai sindacati, sono impegnati in una battaglia civile e politica fondamentale per i destini economici ed occupazionali di Terni, dell’Umbria e dell’intero paese. La storia politica e sindacale del nostro territorio si è sempre caratterizzata per la capacità di governo dei conflitti economico-sociali, nel rispetto delle regole del vivere civile. Sorprende e preoccupa fortemente pertanto quanto accaduto oggi, perché rappresenta un episodio grave che rischia di compromettere il clima di larga collaborazione fra tutti i soggetti impegnati nella vicenda Ast, in primo luogo il governo, i parlamentari nazionali ed europei e i commissari europei. Tale collaborazione è infatti fondamentale per risolvere la vicenda Ast in tempi brevi e certi restituendo così fiducia ai lavoratori e all’intera comunità”.
Angelilli. “Al Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e a tutti i lavoratori dell’Ast esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza per quanto accaduto nel corso della manifestazione di questa mattina”, dichiara il Vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli. “A Terni c’è una situazione di forte preoccupazione dovuta ad un quadro non chiaro sul destino delle acciaierie. E’ fondamentale in questo momento che da parte di tutti ci sia grande senso di unità e responsabilità, evitando qualsiasi situazione che possa esasperare gli animi in un clima di incertezza e di timore che legittimamente coinvolge i lavoratori, le loro famiglie, le Istituzioni e tutta la città. E’ doveroso che quanto prima si faccia chiarezza su quanto accaduto” conclude Angelilli.
Corsi. Il presidente della cooperativa Actl, Sandro Corsi, in una nota scrive: “In riferimento al grave episodio verificatosi durante la manifestazione dei lavoratori dell’Ast, intendiamo esprimere, come cooperazione sociale, la nostra solidarietà ed apprezzamento al sindaco Di Girolamo e la vicinanza ai lavoratori impegnati nel rivendicare diritti e certezze per il proprio futuro e per le proprie famiglie. Certamente confidiamo nell’accidentalità dell’accaduto, ma non per questo possiamo esimerci da stigmatizzarlo, convinti che sia sempre il civile confronto a dover guidare la dialettica tra cittadini, forze dell’ordine e istituzioni”.
Pdl provinciale. Il coordinamento provinciale ternano del Pdl in una nota scrive: “Esprimiamo rincrescimento, sdegno e solidarietà, per questa vicenda dovuta purtroppo alla tensione ormai latente da tempo per la crisi e le non risposte fornite in tutti i tavoli di mediazione e confronto possibili, per la situazione dell’Ast. Speriamo che si tragga da questa vicenda un momento di riflessione e di ristabilimento della ragionevolezza. Al tempo stesso però lanciamo un appello ai parlamentari e al governo affinché le istituzioni centrali siano più vicine ai rappresentanti istituzionali locali e, per il loro tramite, ai cittadini ed ai lavoratori affinché si trovino risposte e soluzioni ormai non più rinviabili. I sindaci, tutti gli amministratori, le forze politiche e le stesse forze dell’ordine sono in trincea, purtroppo attori e spettatori di una situazione che deve tornare sotto controllo. I colpi dei tagli economici, la crisi, le non risposte impediscono di fronteggiare la drammatica situazione sociale del lavoro che vivono i nostri territori. Solo con un impegno diretto come Stato vicino ai territori, il sistema politico, nel suo insieme, potrà tornare credibile agli occhi dei cittadini e riportare la serenità nell’animo di tutti”.
Consiglio delle autonomie locali. L’ufficio di presidenza del Consiglio delle autonomie Locali dell’Umbria esprime “solidarietà al presidente, Leopoldo Di Girolamo, sindaco di Terni, per i gravi fatti avvenuti nel corso della manifestazione indetta dalle organizzazioni sindacali in difesa della occupazione della stessa città”. In una nota, il Cal esprime inoltre “ferma condanna verso i comportamenti della polizia di Stato non giustificabili nei confronti di ciascun cittadino e tanto meno nei confronti del sindaco della città”.
Giovani Democratici Terni. In una nota i Giovani Democratici di Terni scrivono: “Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà al sindaco Leopoldo di Girolamo, rimasto ferito durante momenti di agitazione, augurandogli una pronta guarigione. Siamo vicini ai lavoratori delle acciaierie ternane, alle sigle sindacali e alle istituzioni che hanno partecipato al corteo di stamattina, e soprattutto a chi, come il sindaco, si trovava in testa al corteo ed ha subito l’urto della carica ed è rimasto ferito. Eravamo presenti alla manifestazione e abbiamo apprezzato il gesto del sindaco, il quale, dopo esser stato raggiunto da una manganellata alla testa, è rimasto al fianco dei lavoratori, in prima fila, per difendere il futuro della città e il diritto al lavoro degli operai del Polo siderurgico AST”.
Il segretario dei Giovani Democratici, Andrea Zingarelli, aggiunge: “Rimaniamo sconcertati da quanto accaduto, esigiamo venga fatta luce sull’accaduto e, come hanno già fatto presente il senatore Rossi e il senatore Gotor, auspichiamo vengano chieste spiegazioni in sede di Governo. E’ un ulteriore segnale di tensione che si aggiunge ad una situazione già sull’orlo dell’instabilità. A questo punto pretendiamo che la situazione industriale ternana sia immediatamente ed efficacemente gestita come primaria dal Governo nazionale”.