Scuole ternane colabrodo: infiltrazioni dai soffitti e allagamenti di aule. Dirigenti: ”Istituzioni latitano”
Di recente, un istituto scolastico ternano ha vissuto sulla propria pelle la mancanza di fondi. Nei giorni scorsi, a seguito di abbondanti piogge, è emersa la carenza strutturale della scuola media “E. De Amicis” di Terni i cui alunni hanno vissuto l’esperienza di assistere alle lezioni giornaliere tra continui spostamenti di aule e banchi. La causa è tutta da attribuirsi alle infiltrazioni d’acqua nel soffitto che creano notevoli disagi ai piccoli studenti costretti ad ingegnarsi per evitare la “tortura della goccia cinese”.
Esasperato è il commento a questa situazione della dirigente dell’istituto, Carla Riccardi, che più volte ha evidenziato il problema al Comune che a sua volta, nonostante avesse garantito un intervento, è ancora latitante: “Sono provata, sto cercando di fare tutto il possibile per la salvaguardia dei ragazzi e delle famiglie – riferisce la dirigente al Corriere dell’Umbria – ma mi sento sola e non supportata dagli amministratori locali. Dopo lo sturamento della grondaia – continua Riccardi – null’altro è stato fatto e martedì scorso abbiamo trovato la scuola allagata di nuovo. Io ho fatto di tutto. Dalle 7,30 alle 12,30 ho chiamato tutti ininterrottamente: l’assessore alla Scuola, i dirigenti del Comune, l’Usp, i vigili urbani, il pronto intervento del Comune, la protezione civile della Ferriera. Alle 9,10, non ottenendo risposta da nessuno, ho chiamato anche l’ufficio del sindaco dichiarando che sarei stata disposta a fare interruzione di pubblico servizio se qualcuno non fosse venuto a sistemare le cose”.
Ebbene, quel qualcuno non si è presentato e la dirigente, per forza di cose, è stata costretta a far rimanere a casa gli alunni di cinque classi. “Se dopo un anno di solleciti – conclude la Riccardi – per evitare questo problema, ci si trova ancora a questo punto mi chiedo a cosa servano i soldi dei contribuenti”.
Il problema delle infiltrazioni però non riguarda soltanto la “De Amicis” ma, da diverso tempo, si presenta anche nelle scuole medie “Leonardo Da Vinci” e “Orazio Nucola” nelle quali ormai, dopo violenti nubifragi simili a quelli dei giorni scorsi, si deve far fronte il giorno dopo a suon di scopettoni, secchi e stracci. Qui il Comune aveva garantito da diverso tempo l’imminente inizio dei lavori ma ad oggi, come riferisce la dirigente degli istituti al Giornale dell’Umbria, Maria Rita Chiassai, non si è vista l’ombra neanche di una scala: “Capisco le grosse difficoltà nel reperire i soldi da parte delle amministrazioni locali, ma sono molto dispiaciuta perché nonostante le nostre sollecitazioni e le relative promesse che ci sono state fatte, non si è ancora trovata una soluzione”.
Pare comunque che a seguito di quanto accaduto Provincia e Comune potrebbero far partire i lavori di ristrutturazione dei tetti negli edifici interessati spostando gli alunni temporaneamente nei locali dell’ex Centro Multimediale e dell’istituto Casagrande.