Sfonda una vetrina a colpi di piccone e ruba la merce, arrestato dalla polizia

Arrestato dopo aver sfondato una vetrina a colpi di piccone e depredato tutta la merce in esposizione. La rapina con spaccata sarebbe riuscita a M.M. se un cittadino, allarmato dai forti rumori che provenivano dalla profumeria, non avesse chiamato il 113.

Le volanti della polizia si sono avvicinate all’edificio da entrambi i lati della strada senza accendere le sirene per bloccare l’eventuale fuga del ladro. Così, l’uomo 41enne ternano già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, non si è accorto dell’arrivo delle pantere e si è preparato con tutta calma ad allontanarsi dalla profumeria a bordo di uno scooter. A quel punto gli agenti sono intervenuti fermando il ciclomotore e impedendo a M.M. di darsi alla fuga a piedi.

Ormai in trappola, al ladro non è rimasto altro che ammettere di aver appena frantumato la vetrina della profumeria con un piccone abbandonato accanto al negozio e di aver riposto la refurtiva nel bauletto portabagagli dello scooter, all’interno del quale gli agenti hanno trovato profumi e deodoranti per un valore complessivo di circa 500 euro.

Tra le bottigliette c’erano anche 5 orologi di marca Tissot, che l’uomo ha dichiarato di aver acquistato qualche giorno prima di capodanno da uno sconosciuto “napoletano”, pagandoli 30 euro ciascuno, con l’intenzione di rivenderli appena possibile. Una spiegazione assolutamente inverosimile (visto anche il valore reale degli orologi) e per questo M.M., una volta portato in questura, è stato arrestato, oltre che per il reato di furto aggravato per la “spaccata” alla profumeria, anche per quello di ricettazione per il possesso degli orologi.

I profumi recuperati sono stati restituiti alla titolare del negozio. Orologi, piccone e scooter sono stati sequestrati.

Al termine del processo per direttissima,  celebrato questa mattina, l’uomo è stato condannato alla pena di 8 mesi di reclusione, convertiti in obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: per i prossimi otto mesi, quindi, M.M. dovrà recarsi in questura a orari determinati per apporre la propria firma in un registro.

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