Spacciavano eroina a giovani di Borgo Rivo: arrestati due marocchini. Droga recuperata da fogna, foto
Nell’ultimo periodo tanti ragazzi residenti a Borgo Rivo erano finiti in overdose e uno di loro se l’era vista particolarmente brutta, restando in coma per diversi giorni. Data la preoccupante situazione, sono scattati i controlli e le indagini. Le accurate ricerche hanno portato gli agenti di polizia fino all’area commerciale del quartiere dove hanno notato un gran movimento di giovani, alcuni noti come tossicodipendenti, e di due ragazzi che a bordo di uno scooter si avvicinavano rapidamente a loro, per poi allontanarsi con la stessa rapidità. Gli agenti li hanno seguiti per qualche giorno, individuando anche la loro abitazione, non riuscendo però, fino a ieri, a vedere l’effettivo scambio di merce e soldi, data la rapidità dell’azione e la difficoltà di seguire lo scooter.
Nella mattina di ieri, però, gli agenti hanno intercettato uno dei due che, sempre con lo scooter, andava in direzione Collerolletta; lo hanno seguito e dopo poco hanno visto che si avvicinava a due giovani e gli passava qualcosa. Mentre una pattuglia ha continuato a seguire lo scooter, un’altra ha fermato i due giovani, entrambi di Rieti, che hanno ammesso di aver acquistato due dosi di eroina dal cittadino marocchino che si era appena allontanato. L’eroina è stata sequestrata e i due ragazzi sono stati segnalati come assuntori di sostanze stupefacenti alla prefettura. Nel frattempo, gli altri agenti hanno raggiunto il marocchino in via Curio Dentato dove è stato fermato; ha tentato di colpirli con il casco, ma è stato bloccato e perquisito. Teneva nascosti nei vestiti sei involucri di eroina, confezionati a forma di caramella, per un totale di 6 grammi. Le perquisizioni sono continuate anche nell’abitazione, un casolare preso in affitto appena fuori San Gemini.
Giunti all’abitazione, uno dei due che in quel momento si trovava all’interno del casolare, visti arrivare gli agenti ha immediatamente chiuso a chiave la porta rifiutandosi di aprire. In quel momento uno degli agenti che nel frattempo avevano circondato il casolare, ha visto il ragazzo gettare un involucro nel wc e tirare l’acqua. Quando il giovane ha aperto la porta, si è rivolto ai poliziotti scusandosi motivando il fatto di non aver aperto la porta subito in quanto si trovava al bagno. Di solito nelle case di campagna, lo scarico del bagno è collegato direttamente con una fossa settica, con un pozzetto in cemento, ben visibile. I poliziotti si sono diretti verso il pozzetto e, con non poche difficoltà, sono riusciti ad aprirlo recuperando 14 involucri contenenti eroina per un totale di 20 grammi. In casa, sono stati trovati inoltre vari bilancini di precisione, tutto l’occorrente per la confezione delle sostanze stupefacenti e 500 euro in banconote. Infine sono stati trovati, sempre all’interno dell’abitazione dei due, vari iPad, iPhone, altri cellulari e pc in merito alla provenienza dei quali non hanno fornito alcuna spiegazione.
A seguito di ciò, i due cittadini marocchini, rispettivamente di 29 e 31 anni, regolari in Italia, con permessi di soggiorno a tempo indeterminato per lavoro, rilasciati dalle questure di Bologna e di Milano, e residenti a San Gemini, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio, mentre sono ancora in corso le indagini per accertare la provenienza della merce trovata in casa.