SPETTACOLO – I Sommersi e i Salvati
E’ la sabbia questa volta a raccontare, a rincorrere le parole di Primo Levi. Immagini che si creano e si trasformano per creare un tessuto visivo ed emozionale al quale si intreccia l’attenta e toccante testimonianza di una delle più importanti voci del Novecento.
La poesia della sabbia enfatizza la delicatezza e la densità dell’opera e le musiche ad arricchire lo spettacolo, creando un’ambientazione sonora suggestiva ed emozionante. Dalla sabbia di Gabriella Compagnone, emergono le inquietudini e le domande che si sollevano a chiunque legga I sommersi e i salvati e con un linguaggio immaginifico e originale si affronta un tema sempre e necessariamente attuale. Una mescolanza di elementi artistici tesi a sostenere la grandiosità di un testo fondamentale nella formazione e nella crescita di ogni individuo.
Lo spettacolo si iscrive all’interno di un progetto che prevede un’estensione semantica del binomio leviano sommersi-salvati. Scopo di questo lavoro è il far riemergere, attraverso l’intreccio di voci importanti, voci lontane per tempi e luoghi, musica e sabbia, altre carneficine, altre storie figlie dello stesso errore. Genocidi sommersi sono l’armeno, il palestinese, lo jugoslavo. Primo Levi sarà allora una domanda. Un inizio. Vitale la risposta. Se questo è un uomo è un interrogativo sospeso, irrisolvibile alla luce di nuove e antiche storie di profughi, di campi, di uomini-cose. Ibrahim Nasrallah, Heiner Mueller e altri ancora si affiancheranno sulla scena a Primo Levi per ribadire il quesito. È questo un uomo?
L’interpretazione sarà affidata agli attori Giordano Agrusta, Gabriele Lorenzoni e Fausto Jacopo Tognini con le musiche di Giacomo Agnifili e Simone Santamaria.