Striscione di Gioventù Italiana su muro del tribunale per commemorare Falcone, sequestrato da carabinieri
“Siamo sbigottiti – scrive in una nota la responsabile regionale di Gioventù Italiana, Mayla Peretti – non avremmo mai pensato che uno striscione, che sicuramente non ha il potere di creare problemi di ordine pubblico, affisso con del nastro da pacchi alle prime luci dell’alba, seppure dinanzi al Palazzo di Giustizia, potesse attirare l’attenzione di carabinieri e polizia, che lo hanno conseguentemente sequestrato. Lo striscione in questione – spiega Peretti – riporta quasi interamente una frase del giudice Falcone, e si conclude con una domanda retorica sul quando si potrà dire basta alla mafia. Il nostro intento era quello di ricordare e rendere omaggio a due grandi Uomini: il Giudice Falcone ed il Giudice Borsellino. Aver scelto il muro del Palazzo di Giustizia, anziché un altro qualsiasi, non è stato per manifestare senza autorizzazione, come ci è stato detto, bensì perché quel Palazzo, rappresentava per noi, le battaglie intraprese da quei due grandi Uomini. Non ci scoraggia di certo il fatto che ci abbiano sequestrato lo striscione, in realtà – conclude Peretti – ci mette di fronte ancora una volta, a quanto le nostre parole possano essere scomode, forse, molto più degli ‘indignati’ devastatori di intere città, ancora in giro a piede libero”.