Svelati alcuni segreti degli occhiali ultra tecnologici ”Google Glass”

Sono stati esibiti nell’ultimo anno in diverse circostanze dai testimonial più disparati – da Diane Von Furstemberg, al vice governatore della California – e ultimamente Sergey Brin li ha portati a spasso sulla metropolitana di New York. Ma anche guardando alle descrizioni e ai video dimostrativi sulla pagina ufficiale del progetto Google Glass di quel che si potrà fare coi nuovi occhiali e di come sono fatti non si capisce molto. A colmare in parte le lacune viene in soccorso la documentazione che Google ha presentato alla Federal Communication Commission (o FCC, l’istituzione preposta a garanzia delle tlc negli Stati Uniti)

HARDWARE E OSSA – Come tutti i dispositivi che si connettono alla rete telefonica-internet-radio, i Google Glass devono soddisfare alcune condizioni in termini di interoperabilità con gli standard di telecomunicazione. Dagli otto file presenti sul sito della FCC si scoprono alcuni dettagli sull’hardware in dotazione. Per il Wi-Fi viene usato il Broadcom 2.4GHz 802.11 b/g mentre il Bluetooth sarà quello di ultimissima generazione (Bluetooth 4.0) a basso consumo energetico. I disegni tecnici confermano che la batteria (che sembra essere la principale preoccupazione di chi sta lavorando al progetto) è posta nell’asta destra degli occhiali e si ricarica tramite filo. Passato senza problemi anche il test sul tasso d’assorbimento specifico del campo magnetico generato (SAR). La novità tecnicamente più succulenta è il sistema di trasmissione audio che, come da brevetto recentemente presentato da Google, sfrutterà le ossa craniche per portare il segnale acustico all’orecchio. Una soluzione già intravista al Ces di Las Vegas dove a mostrare delle cuffie a conduzione ossea è stata Panasonic.

TEMPISTICA – I Google Glass (la prima versione è stata battezzata Explorer Edition) sono stati finora tenuti ben nascosti e in questi giorni è in corso il mini tour – due tappe: San Francisco e New York – per presentare l’oggetto agli sviluppatori. L’obbligo al silenzio imposto da Mountain View però finora è stato rispettato e nessuno degli sviluppatori presenti alla presentazione ha accettato di svelare alcunché alla stampa (che è stata esclusa dall’evento). Il calendario che termina con la commercializzazione però è fissato in linea di massima. Nei prossimi mesi gli occhiali saranno migliorati e farciti di servizi e software ad hoc. Nel 2014 dovrebbero essere in vendita al pubblico a un prezzo che al momento è stimato intorno ai millecinquecento dollari.

 

Fonte: Corriere della Sera

 

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