Ternana Futsal, Basile attacca la squadra: “Prestazione da parrocchia”. Shindler per ora resta
Tutti contro tutti. Il disfacimento del ciclo vincente della Ternana Futsal scudettata è già cominciato e poco importa se domenica prossima dovesse arrivare l’impresa di centrare l’ultimo posto playoff (serve una vittoria con il Real Statte unita all’incrocio dei risultati). Dopo il tracollo di Fiano Romano sono cominciate a circolare le voci circa un esonero del tecnico Marco Shindler. Si dice poi che ci sia stato un confronto fra il tecnico e le giocatrici, che avrebbero mostrato la volontà di proseguire con l’attuale tecnico.
Dunque per ora, si va avanti con l’allenatore romano anche se appare chiaro che anche per lui, probabilmente, il tempo in rossoverde sta scadendo. Di certo che invece di mettersi a tavolino a riflettere, la società s’è scagliata lancia in resta contro le giocatrici. Un ottimo modo, diremmo, per affrontare la vigilia di un match che vale una stagione e forse molto altro ancora.
In una intervista radiofonica, il ds Damiano Basile ha parlato di “prestazione indegna”: “La Ternana di oggi è un Giano Bifronte – dice – Durante la settimana si lavora molto bene, con cinque ore e mezzo di sedute video, e c’è una preparazione professionale della partita. Il problema è che poi quando scendiamo in campo sembriamo una squadra da Parrocchia. E’ da squadra regionale prendere 6 gol in 10 minuti. Contro una Lazio che per giunta non è nemmeno nel suo momento migliore.Il gruppo è completamente spaccato, c’è un tutti contro tutti. Le ragazze non hanno capito con che squadra stanno giocando ed ognuna di loro mette i propri motivi personali, le proprie ripicche davanti al bene della squadra ed all’onore dalla maglia. A queste ragazze ieri non è importato nulla del fatto che i tifosi si sono fatti km per sostenerle e hanno anche speso soldi. Prendere sei gol in 10 minuti dopo 4 mesi non da Ternana è inaccettabile. Se qualcuna vuole andare a casa perchè ritiene che è più importante una ripicca con la propria compagna o con l’allenatore rispetto che la maglia e l’onore della città, se ne vada tranquillamente a casa perchè non abbiamo più bisogno di queste persone. C’è da lottare e ritrovare lo spirito che lo scorso anno ha portato alla conquista della Scudetto”.
Tutto giusto, per carità, perchè quando si perde come ha perso la Ternana contro la Lazio, chi è sceso in campo e chi allena sono i primi responsabili. Verrebbe da chiedere però, se non è altrettanto da censurare il fatto che la squadra con lo Scudetto sul petto si renda protagonista ogni settimana di invettive contro chiunque, abbia rimediato una lunga serie di squalifiche del campo per risse come quella contro l’Isolotto Firenze dell’andata, sfociate anche in pesanti squalifiche dello stesso Basile (che poi da sospeso non s’è fermato, rimediando ulteriori sanzioni). Continue proteste, continue polemiche, le bottigliette scagliate in campo dagli spalti, gli atteggiamenti poco edificanti non fanno bene all’ambiente. Se non è la società la prima a dare il buon esempio, la situazione non può che riflettersi in campo. Ed è un peccato, soprattutto perchè il Futsal a Terni sta prendendo piede, con un pubblico consolidato, un palazzetto in costruzione e una società che – come ha spiegato Basile – si sta trasformando in società di capitali.
Dice bene Basile: “La Ternana Futsal è un top team. Abbiamo una programmazione importante per il prossimo biennio. Parlo di mercato ma anche del Pala Fere che è il nostro fiore all’occhiello e fra due anni aprirà i battenti. La Ternana c’è e ci sarà”. Ecco, quello che s’è visto quest’anno non è da top team. In campo, ma anche fuori. Forse è da qui che bisognerebbe ripartire.