Ternana, ora c’è anche la matematica: pari salvezza col Cesena
Ternana-Cesena 1-1
TERNANA (4-2-3-1): Mazzoni 7; Santacroce 4 (18’st Sernicola 6) Gonzalez 5 Valjent 5 Vitale 6; Busellato 5.5 Zampa 5.5; Furlan 6 Belloni 6 (14’st Falletti 6) Dugandzic 5.5 (26’st Avenatti sv); Ceravolo 6. A disp: Sala, Lo Porto, Grossi, Tascone, Troianiello, Battista All: Breda 5
CESENA(4-3-1-2): Gomis 5.5; Perico 6 Lucchini 6 (22’st Capelli sv) Magnusson 5 Renzetti 6; Kessie 6.5 (38’st Cascione sv) Sensi 6 (28’st Djuric sv) Koné 5.5; Falco 6; Rosseti 5.5 Ragusa 6 A disp.: Agliardi, Fontanesi, Falasco, Valzania, Garritano, Improta All.: Drago 6
ARBITRO: Serra di Torino (assistenti Avellano e Cangiano IV Uomo Di Martino) 6
MARCATORI: 14’pt Rosseti (C), 17’pt Ceravolo (T).
NOTE: Giornata ventosa, terreno di gioco in discrete condizioni. Spettatori: 3000 circa con buona rappresentanza. Espulso: 49′ st Rosseti (C) per proteste. Ammoniti: Furlan (T), Sensi (C), Dugandzic (T), Vitale (T), Capelli (C). Calci d’angolo 6-3. Recupero 0’pt 4’st
E salvezza sia. Un punto serviva, alla Ternana e uno è arrivato: col Cesena finisce 1-1 e grazie ai risultati, la squadra di Breda resta ufficialmente in serie B. Fine delle cose belle. Il resto: tanti errori grossolani, da una parte e dall’altra, poco spettacolo e un secondo tempo a senso unico per i bianconeri, rossoverdi poco incisivi. Ma almeno per stavolta, alla Ternana va bene così.
LA PARTITA – Breda deve i fare i conti con tante assenze, ma sorprende lasciando fuori Avenatti per Dugandzic. Falletti, in condizioni non perfette, parte anche lui dalla pachina e così nel tridente il trequartista è Belloni. Santacroce all’esordio, ma per lui sarà una partita drammatica.
Lo stacco aereo di Ceravolo sotto porta su cross di Vitale, deviato da Gomis in corner, è il preludio al film “Oggi le comiche” che va in scena per gran parte del primo tempo. Ai limiti del grottesco l’errore di Santacroce, che peggio di così non poteva esordire: al minuto 14 l’ex Napoli sbaglia un retropassaggio a Mazzoni e così la palla finisce a Ragusa che salta il portiere e libera Rosseti, al quale basta sfiorare la palla per metterla in rete. La Ternana piange, ma il Cesena non ride: al 16′ topica difensiva con Magnusson (che si fa saltare da Dugandzic) e il portiere Gomis che non si intendono. Ceravolo ringrazia e segna a porta vuota di sinistro. Al Liberati si ride ancora: al 28′ Gonzalez sbaglia l’appoggio verso Mazzoni e serve l’ex Ragusa che non segna solo perchè il portiere rossoverde è reattivo e bravo a respingere da due passi. Ci provano sia Belloni (alto), sia Furlan (para Gomis), poi ancora l’ex Bassano ha un’occasionissima al 40′: salta Perico in velocità e calcia a girare col destro, trovando però Gomis pronto alla parata. Poco prima era stato Falco ad impegnare con una girata Mazzoni, con la palla che va alta di un niente.
Il secondo tempo ha due costanti che lo legano al primo: l’andamento soporifero, col Cesena che non riesce a pungere e la Ternana che non ci prova nemmeno e un Santacroce palesemente in difficoltà e fuori condizione, che sbaglia anche gli appoggi più semplici: la sotituzione col Primavera Sernicola è la chiosa sulla sua prestazione. Nei primi 17′ le uniche due cose arrivano su altrettanti calci di punizione del Cesena (uno di Renzetti e uno di Perico)
Al 31′, finalmente, un’occasione per la Ternana: Capelli stende Ceravolo poco prima che entrasse in area e l’arbitro assegna un punizione all’altezza della linea bianca. Ma il tiro di Furlan non sortisce effetto positivo. Poco prima, sempre in casa Cesena, Djuric aveva messo una buona palla in area di testa. Ancora Falco semina il panico in casa rossoverde al 43′, poi sul rovesciamento di fronte, Falletti ha uno spunto dei suoi: entra in area dall’esterno salta due giocatori e tira, ma la palla viene incredibilmente deviata e alzata fuori. Poi al 90′, dopo un’azione sprecata dal Cesena, Kone perde palla a centrocampo lanciando Falletti che si fa palla al piede mezzo campo prima di aprire per Furlan, che però arriva al tiro stanco e non riesce a trovare lo specchio della porta. Il tiro di Ragusa che si tampa sulla traversa con deviazione decisiva di Mazzoni e il rosso diretto a Rosseti (probabilmente per una parola di troppo all’arbitro), sono gli ultimi atti prima del triplice fischio. Minimo sindacale e tanto da rivedere, ma contava portare a casa il punto salvezza e allora almeno per un sabato, val bene un pò di festa.