Terni, Aidas, lavoratrici senza stipendio da un anno: pronte a sciopero della fame
Accuse e richieste. Ora le loro pesanti accuse sono accompagnate da chiare e precise richieste; primo punto: “Il commissario seguita ad avvalersi dell’apporto dei componenti del CdA commissariato e di persone che hanno legami con la coop concorrente ACTL. Pertanto chiedono immediatamente l’allontanamento di queste figure e l’utilizzazione delle professionalità interne all’AIDAS invece allontanate con ferie forzate”.
Secondo punto: “L’Assemblea dei soci è condizionata in modo determinante, in virtù di una contestata delibera del CdA precedente, dalla massiccia presenza con diritto di voto di dipendenti (anche con contratto a tempo determinato e quindi in condizioni di precarietà) dell’ACTL. Si ha così che a decidere per i proprietari soci lavoratori AIDAS siano anche dipendenti di una cooperativa concorrente. Si ritiene inaccettabile che il commissario Volpini non abbia ancora annullato quella decisione restituendo ai soci lavoratori ciò che gli è dovuto”.
Terzo punto: “Tra il patrimonio dell’AIDAS ci sono anche le autorizzazioni di posti letto. Ad insaputa della proprietà (soci lavoratori) è stato chiesto il trasferimento degli anziani dal Tiffany a Collerolletta. Una decisone che potrebbe comportare il pagamento di una penale di 2 milioni di euro da dare al proprietario del Tiffany e una perdita di 60 posti letto il cui valore viene
valutato dagli operatori intorno ai 2 milioni. Dunque sarebbe un danno enorme per il patrimonio dell’AIDAS di cui invece potrebbero giovare soggetti (non solo cooperative) concorrenti. Tali autorizzazioni potrebbero anche andare al territorio di Perugia con danno non solo per i nostri anziani ma anche per l’economia del nostro territorio. Nonostante le rassicurazioni del Commissario la richiesta di trasferimento è stata effettivamente presentata e va dunque immediatamente revocata, in attesa di un confronto con i soci lavoratori proprietari dell’AIDAS”.
Silenzio della politica. Secondo il segretario di Uil Terni, “soluzioni sono possibili ma deve essere scelta la più favorevole per i lavoratori e l’azienda per questo devono essere accesi i riflettori su questa vicenda e non possono essere esautorati delle loro prerogative i proprietari, cioè i soci lavoratori”. Lo stesso Venturi ha sottolineato lo strano silenzio delle istituzioni e della politica che “sembra persino subalterna rispetto al mondo della cooperazione. Oggi per la prima volta si sono registrate tuttavia solidarietà importanti e altre ne aspettiamo. In ogni caso è ora – ha proseguito Venturi – che in questa città sia affermata con assoluta chiarezza la supremazia del potere politico (interesse generale) su quello economico, anche quando si tratta di un potere forte come quello della cooperazione”.
Problema generale. “Pensiamo – aggiunge Venturi – che il problema non rivesta solo le lavoratrici AIDAS ma investa tutti i cittadini perché riguarda principi generali come la libertà e dignità, quella dignità che mostrano le lavoratrici AIDAS che pur stremate dalla necessità non si sono mai piegate e hanno continuato a lavorare servendo gli anziani. Le lavoratrici si sono dette determinate ad intensificare la lotta e se il Commissario non dovesse immediatamente dare risposte concrete alle loro richieste daranno vita anche allo sciopero della fame”.
Partecipanti e solidali. Alla manifestazione erano presenti: Andrea Desideri, Coordinatore provinciale delle Residenze Protette per Anziani; Sabrina Tili , presidente ANASTE (strutture per la terza età); Valeria Masiello, responsabile lavoro del PD ternano; Il Movimento 5 Stelle di Terni; La lista “Terni città Futura” con Michele Rossi; L’Associazione Terni che Vorrei di Francesco Bartoli. Hanno inoltre espresso la loro solidarietà: Antonio Foccillo, segretario nazionale UIL; Danilo Buconi, consigliere provinciale; Stefano Fatale, consigliere comunale; Il sindacato USB della provincia di Terni; il Partito “Fratelli d’Italia” di Terni.