Terni, al semaforo poliziotti al posto dei lavavetri: iniziativa del sindacato Sap
Una protesta che si svolge contemporaneamente in tutta Italia: la cartolina, indirizzata al premier Renzi, raffigura la nota immagine dell’Isis che conquista Roma con il Colosseo messo a ferro e fuoco. Un dato campeggia: “La Camera dei Deputati spende 7 milioni all’anno per le pulizie e non si trovano 6 milioni per un corso anti terrorismo col quale formare gli agenti che svolgono servizio di controllo del territorio?”.
Il segretario Sap di Terni, Angelo Vittori, afferma: “E’ una situazione intollerabile e per questo vogliamo ‘rubare’ il posto ai lavavetri per dire ai cittadini come stanno le cose, che non siamo preparati all’emergenza terrorismo, che anche nella nostra città riusciamo con fatica a fare il nostro dovere a causa della carenza di mezzi ed organici aggravata dai tagli dell’ultima legge di stabilità. Ci sono 1.000 ragazzi che hanno vinto un concorso e che potrebbero essere assunti subito, a costo zero per quel che riguarda le procedure di selezione e arruolamento. Ci mancano ufficiali di polizia giudiziaria per fare indagini: con cosa lo combattiamo il terrorismo? E poi vogliono chiudere i nostri uffici di polizia… Invece non si fa nulla!”
Sono sei le richieste al presidente del Consiglio, Matteo Renzi: sblocco del turn over, stop alla chiusura dei presidi di polizia, assunzione degli idonei dei concorsi, sanare il sotto organico di 9.000 sovrintendenti e quello di di 14.000 ispettori (ufficiali di polizia giudiziaria) e un corso anti terrorismo (Cat) per 12.000 operatori di volante, Rpc e operatori di polizia di frontiera.
La segreteria nazionale del Sindacato autonomo di polizia ha trasmesso già da settimane, a tutti i parlamentari, alcune proposte relative ai 6 punti citati. Proprio in queste ore alcune sono state accolte e trasformate in emendamenti da inserire nel disegno di legge di conversione del decreto anti terrorismo. L’obiettivo della nostra iniziativa è arrivare alla trasformazione in legge delle proposte che abbiamo presentato.
Conclude Vittori: “La mobilitazione proseguirà anche nei prossimi giorni con ulteriori iniziative. Una cosa è certa: faremo di tutto per portare a casa il risultato e far assumere al Governo e alla maggioranza le proprie responsabilità”.